Cosenza: sit- in di protesta dell’USB di Cosenza davanti l’Asp

Redazione

“Nella giornata di sciopero generale indetta da USB, come Confederazione Provinciale  di Cosenza continuiamo il nostro lavoro sul territorio. Da tempo denunciamo le situazioni presenti in molti appalti del cosentino; dalle educatrici per gli Asili Nido del Comune di Cosenza alla refezione ospedaliera da parte dell’Asp di Cosenza. Il servizio mensa è da sempre fonte di liquidità e profitto per le grosse società che lo gestiscono andando a ribasso su qualità e costo del lavoro e lasciando, di fatto, i calabresi e le calabresi, contribuenti, persone e pazienti trattati senza rispetto, nei fatti, privi/e di un servizio essenziale. Su questa scia, il nuovo codici degli appalti liberalizza selvaggiamente il subappalto e presenta ulteriori vizi per quanto riguarda lavoratori e lavoratrici. Conosciamo bene la situazione in cui versa la gestione dei servizi nella città di Cosenza e provincia ed è per questo che questa mattina siamo entrati presso la direzione dell’Asp di Cosenza affinché l’ing. Capristo, Dirigente dell’Ufficio bandi, gare ed economato e in qualità di DEC per l’appalto mensa ospedaliera, sottrattosi ai controlli sulla società Ladisa Ristorazione, non si farà carico delle problematiche sull’appalto facendo  sanare le violazioni già largamente appurate.  La logica della depradazione dei nostri fondi pubblici da parte di noti operatori economici, le mancate occasioni per creare ricchezza dal territorio e per il territorio, l’assenza di garanzia su servizi dignitosi e di qualità: una realtà della quale la Calabria è stanca. Non è concepibile che l’Asp di Cosenza non vigili sulle società appaltatrici: chi sfrutta territori e personale deve essere riconosciuto come incandidabile dalle pubbliche amministrazioni. Eppure sono stati preventivati in maniera nitidamente poco chiara più di 8 milioni di euro per il triennio 2022-2025 per il servizio delle mense ospedaliere, nonostante questo i calabresi pagano le cifre più alte per i servizi peggiori. Abbiamo da poco terminato l’incontro con il Direttore Sanitario dott. Rizzo e il Direttore Amministrativo dott. Magnelli, nello stesso sono state accertate le violazioni e chiarite le nostre volontà nell’interesse della collettività: 1) nuova gara d’appalto bandita entro il 15.02.2024; 2)nessuna proroga alla Ladisa; 3)Inserimento del minimo contrattuale pari  20 ore settimanali per tutti/e. 4) Intervento deciso su Ladisa Ristorazione, contro le sue logiche vessatorie, antisindacali e denigratorie per  lavoratori e, soprattutto, pazienti. 5) valutazione di requisiti di incandidabilità per questo e altri operatori economici. 6) nel nuovo bando un centro cottura interno alle strutture Asp per ogni distretto sanitario. Vigileremo finchè chi di dovere non si assumerà le proprie responsabilità e non verranno attuate le nostre richieste.  Alle ore 17:00, invece, una nostra delegazione con le lavoratrici ADISS sarà a in Via Livatino per una conferenza sullo stato dell’arte dell’appalto asili nido.” Lo scrive in una nota l’Usb Confederazione Provinciale LP

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