Le maestre di una scuola dell’Infanzia di Cosenza hanno espresso tutto il loro disappunto all’ordinanza della Regione Calabria del 05/01/2021 che dicono esclude dal provvedimento cautelativo di chiusura delle scuole, ai fini del contenimento del contagio da covid-sars 2, proprio il segmento scolastico della prima infanzia:asili e scuole dell’infanzia, adducendo come motivazione di tale eccezione, citiamo testualmente ”solo gli asili lasciamo aperti,perché i piccoli sono più gestibili e gli spazi a loro disposizione sono più ampi”. In diretta Facebook, poi, a sostegno di tale scelta, si confermava che il provvedimento emesso riguarda solo la scuola dell’obbligo. attraverso una lettera indirizzata al presidente Facente Funzioni della Regione Calabria Spirli’ dicono: “Queste affermazioni indignano fortemente la categoria dei docenti dell’Infanzia e le famiglie che non vedono rispettati gli aspetti etico-giuridici della tutela della salute pubblica,quasi ci fossero nella scuola insegnanti ed alunni di serie A e di serie B! Considerata, poi, l’accorata preoccupazione del Presidente f.f. della Regione Calabria per il possibile ulteriore aumento dei contagi in caso di riapertura delle scuole, ci lascia attoniti la scoperta di non rientrare, come comunità scolastica, nelle sue preoccupazioni. A tal proposito, e riprendendo quanto affermato dallo stesso Presidente, ci corre l’obbligo precisare che, come contemplato nelle Linee guida per l’infanzia del 03/08/2020, i bambini della fascia di età 3-6 anni non rispettano il distanziamento fisico e sono esonerati dall’utilizzo della mascherina, pertanto in termini di diffusione del contagio la loro realtà andrebbe maggiormente attenzionata, rispetto agli altri organi di scuola, dove, invece tale distanziamento viene rispettato insieme all’obbligatorietà dell’utilizzo della mascherina”.
Cos’hanno trovato quest’anno nella calza della Befana le maestre e i bambini delle scuole dell’infanzia calabresi?
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