Costituita associazione “Masss”, Aricò eletto presidente

Anna Franchino


E’stata costituita a Reggio Calabria l’associazione regionale “Memoria Ambiente Sicurezza Solidarietà Sviluppo” (Masss). Presidente è stato eletto alla unanimità Gianfranco Aricò, già ufficiale dell’Arma dei Carabinieri e, da dodici anni, presidente regionale dell’Associazione nazionale dei Carabinieri che conta a livello regionale 52 sezioni con 9 mila iscritti. Lo riferisce un comunicato dei promotori dell’iniziativa. “L’assemblea fondativa dell’associazione – è detto nel comunicato – si è tenuta con la partecipazione di rappresentanze delle province calabresi. Tra le finalità del sodalizio, la crescita della Calabria, attraverso la prioritaria affermazione della cultura della legalità, in un quadro propositivo rivolto a mobilitare le migliori energie della regione in direzione della concreta valorizzazione delle proprie risorse e della innovazione progettuale”. Alla guida delle strutture provinciali sono stati eletti Fabia Borghese di Reggio Calabria,Katiuscia Mele di Catanzaro e Salvatore Lanciano di Cosenza. “Un’idea nuova – ha affermato Aricò nella relazione introduttiva – e tuttavia antica, mai perseguita, in senso strategico, dai governi che si sono succeduti in questi decenni, durante i quali altri Paesi europei non hanno mancato di dar vita ad operazioni neocoloniali”. Secondo Aricò, “la Calabria deve diventare l’avanguardia di una politica che ponga al centro il Sud, secondo quella visione mazziniana, ‘l’Italia sarà quel che il suo Mezzogiorno sarà’, una visione che è rimasta lettera morta e che, invece, dovrebbe essere la stella polare di un nuovo modo di coniugare la ‘questione meridionale’ con la ‘questione settentrionale’ in una sintesi di dialogo produttivo tra le grandi aree del Paese. La Calabria deve abbandonare vecchi sistemi di governo per assumere un ruolo creativo nell’ambito della ripresa delle sorti nazionali. Solo così le sue problematiche possono essere rimosse dalla palude entro cui si trovano ed entrare nel futuro con un organico disegno che rivitalizzi la società calabrese, in un quadro progettuale di lavoro e di produttività, di risanamento civile e sociale, di riqualificazione delle proprie risorse endogene, fuori dall’assistenzialismo e dalle provvidenze. Le generazioni giovani attendono l’avvio di una autentica rivoluzione liberale, che dia sbocchi di fiducia e di serenità al popolo”.

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