Covid: avvocati Catanzaro chiedono di limitare udienze

Anna Franchino

Il Consiglio dell’ordine degli avvocati di Catanzaro e la Camera penale “A. Cantàfora”, hanno deciso di chiedere, insieme alle altre associazioni forensi territoriali, ai capi degli uffici giudiziari del capoluogo “di rimodulare e rivedere l’organizzazione delle udienze, limitando la trattazione soltanto a quelle urgenti, non differibili ed a quelle ove il rinvio potrebbe determinare grave pregiudizio per le parti”. “Manterremo – è scritto nella comunicazione rivolta agli avvocati – quei giudizi a trattazione scritta e/o da celebrarsi da remoto/collegamento a distanza (con il consenso e/o richiesta delle parti), ad eccezione dei processi penali, in cui le predette forme di celebrazione saranno subordinate al consenso/richiesta del difensore”. Si tratta di una soluzione che i due organismi hanno preso “a tutela della categoria e dei singoli operatori che interagiscono con la stessa Avvocatura” considerato che “la situazione di emergenza sanitaria, purtroppo, negli ultimi giorni è gravemente precipitata a causa di una curva dei contagi che ha continuato a crescere esponenzialmente, senza che a ciò corrispondesse una implementazione organizzativa e gestionale da parte del nostro sistema sanitario regionale”. Il Coa e la Camera penale di Catanzaro hanno ritenuto “che questo breve arresto parziale delle attività fosse inevitabile per impedire al virus di continuare a diffondersi con una rapidità preoccupante. Riteniamo che questo breve arresto parziale delle attività (non un blocco delle attività, ma una diversa organizzazione e distribuzione del carico dei ruoli) sia inevitabile per impedire al virus di continuare a diffondersi con una rapidità preoccupante. Tenuto conto della circolazione sempre più frequente di persone positive anche tra i singoli operatori e/o frequentatori degli uffici giudiziari, siccome anche provenienti da ogni parte d’Italia”.

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