Contributi a fondo perduto, sospensione pagamenti Iva e previdenziali e cancellazione seconda rata Imu. È quanto prevede il decreto Ristori bis, approvato dal Governo.
Un pacchetto di misure per oltre 2,8 miliardi di euro per sostenere attività ed imprese costrette a fermarsi per la seconda volta a causa del nuovo lockdown. Per accelerare l’erogazione dei ristori, è stata decisa la creazione di un fondo che consenta di erogare in automatico il nuovo contributo, o maggiorare quello precedente, alle imprese delle Regioni.
Per 154.000 bar, pasticcerie, gelaterie e ristoranti sono stati disposti bonifici per un importo di oltre 726 milioni di euro; circa 25.000 sono i soggetti che offrono servizi di alloggio, per i quali è stato disposto il pagamento di oltre 106 milioni di euro. Sono circa 9.000, invece, i beneficiari che operano nelle attività sportive e di intrattenimento e nel trasporto. Tra le altre attività con più erogazioni spiccano quelle artistiche (2.935), quelle di supporto alle imprese (1.482) e quelle professionali (1.206). Il decreto Ristori bis ha anticipato anche 300 milioni del 2021 per consentire alle aziende del trasporto pubblico locale di riorganizzarsi immediatamente. Intanto venerdì sono partiti i bonifici del decreto Ristori 1, che arriveranno a più di 211 mila imprese per un totale di 964,8 milioni di euro.
Su base territoriale, la Lombardia guida la classifica delle imprese che riceveranno i bonifici. Sulle 211.488 aziende totali, 32 mila sono infatti lombarde, più di 20mila nel Lazio, 17mila in quattro regioni: Veneto, Campania, Toscana ed Emilia Romagna. Circa 13mila in Sicilia e Puglia, oltre cinquemila in Calabria e Marche.