A poco più di tre mesi dalla fine del primo lockdown, i numeri dell’epidemia da covid-19 continuano a scandire la vita quotidiana dei calabresi. Il numero di positivi al virus Sars-cov-2 è in aumento, e in apparenza ha raggiunto un livello quasi paragonabile a quello registrato all’apice dell’emergenza.
Intanto da Roma arriva l’intervento del fisico Giorgio Parisi: “Senza misure forti, tra due settimane le morti per Covid-19 potrebbero superare 400”.
Il fatto che il virus abbia causato, finora, pochi decessi nelle ultime settimane ha fatto sperare in un abbassamento della carica virologica del virus. Speranza che viene subito smentita da Parisi: “Negli ultimi 20 giorni il numero dei casi sta raddoppiando e da una settimana il numero dei decessi sta seguendo quello dei casi”. La percentuale di casi gravi e la mortalità sono sempre state strettamente legate all’età delle persone colpite dal virus. Secondo gli scienziati il 92 per cento delle persone decedute aveva più di 65 anni. Ma questo virus, nonostante si conosca da quasi un anno, è infimo e imprevedibile e gli studiosi fanno sapere: “nessuno ne è immune, usate le mascherine”.