Covid, Vescovo Catanzaro: “amare vita dall’inizio alla fine”

Anna Franchino

“Quanti divieti e privazioni ci sono state imposte e stiamo ancora sopportando. Perfino nell’assemblea liturgica, presenze contingentate, omissione di gesti di pace, solo sguardi e sorrisi, non contatti… Libertà limitate, insomma. Nel contempo, però, quanta reciprocità abbiamo respirato, quanta vicinanza abbiamo sperimentato e, grazie anche e non solo alle strutture operative della Caritas, continueremo instancabilmente a sperimentare”. E’ un passo del messaggio del presidente della Conferenza episcopale Calabria, mons. Vincenzo Bertolone, in vista della 43/ma Giornata nazionale della Vita che si celebrerà domenica 7 febbraio su tema “Libertà e vita”. “Anche se i numeri dei morti e dei contagi aumentano – afferma il presule – eleviamo, l’inno alla vita contemplando il Crocifisso-Risorto. Cristo vive. Egli è la nostra speranza e la più bella giovinezza di questo mondo. Che cos’è la libertà? Siamo degli esseri davvero liberi, carissimi? Ce lo chiediamo soprattutto quando ci sentiamo fragili e attaccabili da un esserino la cui struttura genetica è assai più semplice della nostra”. “Nessuno di noi rende se stesso capace di accogliere la vita, ogni vita – sostiene ancora mons. Bertolone – se non decide di aprirsi ad essa, e quindi di accoglierla, rispettarla ed amarla dal suo inizio alla sua fine naturale”.

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