Quello registrato ieri è stato il balzo in avanti più consistente da quando è iniziata l’epidemia da Covid 19 in Calabria… 358 contagi in più rispetto al giorno precedente, record che ha stracciato il tetto toccato nei giorni scorsi. 4244 i positivi sul territorio regionale di cui 217 ricoverati nei reparti di malattie infettive o altri rimodulati e 11 intubati. Ben 185 nuovi casi positivi sono emersi nel territorio reggino focolai ancora attivi nelle zone rosse inglobate da oggi nella più ampia area regionale. Un’altra vittima al gom, dieci casi in più a Villa San Giovanni dove le scuole resteranno chiuse fino a lunedì.
Quello delle scuole è un tema molto caldo, si lotta contro un nemico invisibile che sta chiudendo una dopo l’altra le aule degli istituti calabresi. Nella nostra regione restano in presenza le lezioni delle scuole elementari e delle prime medie, ma in diversi comuni si è stati costretti a chiudere e sanificare. Ieri è toccato a Mendicino, due operatori scolastici positivi e scuole chiuse fino all’11 novembre. Istituti chiusi anche a Canna, Rocca Imperiale, Cassano. Bambini delle elementari contagiati nel focolaio di San Pietro a Maida nel lametino, a Borgia, San Floro, Gimigliano, Tiriolo e Cropani, mentre il sindaco di Catanzaro chiede all’Asp maggiore celerità. Non mancano le incongruenze, familiari di soggetti in quarantena che continuano a frequentare i plessi, docenti che per i ritardi nella trasmissione dei risultati scoprono la propria positività mentre sono operativi…
85 i nuovi casi nel cosentino, altri 22 rilevati a Rose, il focolaio che conta già 85 contagiati, 14 i positivi a Montalto, 10 a Luzzi, allarme tamponi a Corigliano Rossano dove cominciano a scarseggiare, l’Usca rischia di fermarsi nella prossima settimana.
Aumentano le vittime, anche nel catanzarese, deceduto un cittadino di Soveria Mannelli che era risultato positivo.