Giulìa Urbana è approdata a Cerzeto con un nuovo progetto di street-art

Redazione

Si è concluso il progetto che, curato da Giulìa Urbana, ha visto la partecipazione di rinomati street-artist provenienti dall’Italia e dall’estero, come Artez, Etsom e Edoardo Ettorre nel comune di Cerzeto. Fortemente voluto dall’amministrazione comunale, il progetto, nato con l’obiettivo di valorizzare il territorio e promuovere l’arte contemporanea, ha regalato a Cerzeto tre nuove opere d’arte di straordinaria bellezza, capaci di dialogare con l’ambiente circostante e con la comunità locale. I lavori acquisiscono un significato ancora più importante, perché riescono a riportare in auge un paese ancora turbato dalla grande frana del 2005. Gli artisti, Artez, Etsom e Edoardo Ettorre, sono riusciti ad immergersi nella cultura locale, trovando ospitalità e con grande capacità hanno realizzato delle opere che riescono ad incastrarsi perfettamente nel tessuto urbano di Cerzeto, murales che raccontano storie, emozioni e propongono riflessioni, capaci di coinvolgere il pubblico in un’esperienza artistica e culturale senza precedenti per queste latitudini. Nel dettaglio, Artez, street-artist serbo, noto per il suo stile realistico e la capacità di fare integrare le sue opere con l’architettura esistente, ha realizzato un murale che celebra la natura: Cerzeto, famosa per la lavorazione del fico, viene infatti valorizzata dalla sua opera grazie alla presenza di questo frutto simbolo del borgo. Etsom, invece, con il suo linguaggio visivo unico, ha lavorato nella new town di Cavallerizzo, quartiere ricostruito nel 2012, dopo la frana che lo aveva distrutto nel 2005. L’artista è riuscito a riportare una poesia visiva nel muro principale del nuovo quartiere: qui le ombre e alcuni elementi che ricordano la vecchia Cavallerizzo riportano memorie e ricordi di una storia che non sarà mai dimenticata. Infine, Edoardo Ettorre ha realizzato due opere che riflettono la cultura e le tradizioni locali del comune: i suoi murales, ricchi di simbolismi e riferimenti alla storia del territorio, rendono infatti omaggio all’identità Arbereshe di Cerzeto e alla sua comunità. “La conclusione di questo progetto rappresenta non solo un traguardo per gli artisti e per l’organizzazione di Gulìa Urbana, ma anche un nuovo inizio per Cerzeto, che grazie a queste opere d’arte si afferma come una destinazione culturale di rilievo e lancia un segnale di rinascita culturale attraverso l’utilizzo del linguaggio della street-art”, ha dichiarato il vicesindaco di Cerzeto Silvio Cascardo. Il progetto è stato protagonista anche di attività parallele come il Rublanum Lab, laboratorio creativo per bambine e bambini, e anche durante il Cerzeto Food Festival 2024, un viaggio tra cultura, sapori e tradizioni straordinarie della Calabria, che ha visto la presenza del poeta e scrittore Daniel Cundari che, in compagnia di Daniele Fabio, da quest’anno segue il progetto Gulìa Urbana nelle tappe calabresi. “La street art – ha affermato Giacomo Marinaro, direttore artistico di Gulìa Urbana – ha dimostrato ancora una volta di essere un potente strumento di rigenerazione umana prima e urbana poi. Un mezzo di coesione sociale, capace di arricchire il territorio e migliorare la qualità della vita della comunità”.

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