Giustizia: ripartono lavori nuovo Palazzo Reggio Calabria

Anna Franchino

Ripartano i lavori per l’ultimazione del nuovo Palazzo di giustizia di Reggio Calabria. Nella Scuola Allievi Carabinieri, al termine della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario, la ministra della Giustizia Marta Cartabia e il sindaco ff Paolo Brunetti hanno siglato il protocollo d’intesa che definisce l’iter per il completamento. Per la realizzazione dell’opera, la cui progettazione è stata avviata nel 2000, la Giunta comunale aveva previsto un fabbisogno complessivo di circa 88 milioni di euro. Nel corso degli anni, la realizzazione ha subito diverse e prolungate sospensioni dovute a contenziosi giudiziari con le due imprese che, nel tempo, si erano avvicendate. Poi, nel 2019, è giunto il definitivo fermo per la risoluzione in danno del contratto di appalto disposta dal Comune. Per il completamento dei lavori – costo stimato di 40 milioni di euro – dalla interlocuzione tra il Ministero ed il Comune è maturata la necessità di cristallizzare il convergente interesse pubblico con la stipula di un Protocollo di Intesa. Per effetto dell’intesa, il Ministero si è impegnato a prendere in consegna dall’Agenzia del demanio, contestualmente all’atto di costituzione del diritto di proprietà superficiaria concesso dal Comune, il compendio immobiliare del costruendo Palazzo di giustizia. In tale contesto, il Ministero assicurerà l’esistenza dei fondi necessari per l’ultimazione, riservandosi di svolgere le attività necessarie per completarlo ed individuare il soggetto pubblico cui affidare le funzioni di stazione appaltante. “E’ un giorno da ricordare per la nostra città – ha detto Brunetti – anche in virtù della presenza della ministra Cartabia che ha voluto essere al nostro fianco in questa occasione a dimostrazione ulteriore della grande sensibilità e vicinanza che il governo nazionale sta avendo nei confronti della città di Reggio. Siamo soddisfatti e orgogliosi anche di questo e ci ha particolarmente colpiti che la ministra abbia ricordato la figura del giudice Antonino Scopelliti, ucciso dalla criminalità organizzata e a cui lo stessa Cartabia ha fatto riferimento quale possibile personalità di rilievo del territorio a cui intitolare il Palazzo di Giustizia. E’ un segnale importantissimo che viene dato a tutto il territorio, non solo consegnando al sistema giudiziario e a tutti gli operatori che vi operano una sede dignitosa, moderna e accogliente, ma anche attraverso il recupero di un’area strategica per la città, a ridosso del centro direzionale, che può adesso imprimere un forte impulso a tutto il percorso di riqualificazione urbana che è in atto”.

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