I ragazzi del “Nitti” di Cosenza coinvolti nella settimana mondiale della lotta al glaucoma

Anna Franchino

Osservare il mondo attraverso un cannocchiale al contrario: il campo visivo si restringe progressivamente, lasciando solo una stretta finestrella. Questa è la prospettiva di chi vive con il glaucoma, una malattia insidiosa che colpisce il nervo ottico e, con il passare del tempo, “ruba silenziosamente” la vista a chi ne soffre. Non si sente, non si avverte, finché il danno non è già avvenuto e le immagini della quotidianità iniziano a sfumare nei bordi, fino a scomparire nel buio. Sono circa 76 milioni, circa 1 milione nel nostro Paese, di cui però più o meno la metà non è consapevole di esserne affetta, le persone afflitte da glaucoma. E’ stato questo il tema trattato nel seminario che si è svolto all’Istituto di Istruzione Superiore IPSSS “Leonardo Da Vinci” – ITAS “Antonia Nitti” di Cosenza che ha visto la partecipazione delle classi quarte e quinte degli indirizzi “Socio-sanitario” e “Chimico-Biologico”. Un’introduzione del presidente regionale dell’UICI Calabria e IAPB Onlus Pietro Testa, una “lectio” dello specialista in oculistica Luigi Formoso e poi tante domande da parte dei ragazzi rimasti particolarmente colpito dalla subdola azione del glaucoma, patologia che causa un aumento della pressione oculare e danneggia il nervo ottico provocando danni permanenti. Lo spettro della cecità ha fatto scaturire negli alunni e nei docenti una curiosità propositiva che ha contribuito ad esaltare quelli che sono i benefici della prevenzione con visite oculistiche periodiche fin dalla nascita. «Il glaucoma è una malattia subdola che non da alcun tipo di segnale e che di solito quando viene diagnosticata è già tutto compromesso» dice il dottor Luigi Formoso che ha spiegato nei minimi dettagli quello che avviene all’interno dell’occhio. «Ecco perché è importante una prevenzione costante durante l’arco di tutta la vita perché salvaguardare la vista è determinante se si vuole vivere una vita piena di colori ed emozioni». Chi spinge per una prevenzione primaria è da sempre l’UICI Regionale con il presidente Pietro Testa sempre pronto a raccontare la storia di una persona diventata non vedente per evitare che ad altri possa capitare la stessa cosa. «Noi vogliamo portare soprattutto nelle scuole il messaggio che la prevenzione è la cosa più importante per evitare di imbattersi in patologie come il glaucoma. Devo dire che negli ultimi anni la sensibilità verso questi temi è cresciuta tantissimo e per noi rappresenta un viatico importante». Soddisfazione è stata espressa anche dal padrone di casa, il dirigente Damiano De Paola, che oltre a mettere a disposizione l’auditorium del “Nitti” ha voluto sposare totalmente i temi della “Settimana mondiale del Glaucoma”.«Come scuola e come corpo docente siamo molto sensibili a queste tematiche. Anche grazie ai fondi del PNRR stiamo cercando di affrontare diverse tematiche e la lotta contro il glaucoma rappresenta una vera e propria battaglia di civiltà perché far capire l’importanza della prevenzione è determinante per evitare problemi futuri».

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