Il 30 ottobre scioperano dipendenti Ispettorato territoriali. Braccia incrociate anche in Calabria

Redazione

“Anche in Calabria, soprattutto in Calabria, il 30 ottobre la FP CGIL sarà a fianco dei lavoratori degli Ispettorati Territoriali, perché se davvero si vuole contrastare le morti, lo sfruttamento, il caporalato, il lavoro nero, servono controlli efficienti e investimenti idonei a garantire la legalità”. A dichiararlo, in una nota, la Coordinatrice regionale Fp Cgil Calabria Graziella Secreti e il Segretario generale Fp Cgil Calabria Alessandra Baldari.

“Dopo i due scioperi nazionali degli scorsi mesi, le lavoratrici e i lavoratori dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro continuano a chiedere tutela, per dare tutela, e sono costretti a scioperare per la terza volta l’intera giornata del prossimo 30 ottobre. Permane l’incresciosa vicenda degli arretrati perequazione ancora negati e sono a rischio salario accessorio e progressioni economiche. Aumentano le disfunzioni, perché l’Ispettorato non è adeguatamente informatizzato né dotato di sufficiente autonomia. La logica distruttiva della riforma a costo zero da cui è nata l’Agenzia, sta producendo i suoi effetti: solo cambiamenti formali, ma nessun cambio di passo, di cui invece ci sarebbe bisogno perché essa e’ l’ente preposto a garantire la sicurezza e la legalità in ogni luogo di lavoro”, continuano.

Non è possibile contrastare le morti sul lavoro, se sul sistema dei controlli non si investe e se non si dotano gli ispettori di strumenti, risorse e retribuzioni adeguate. Anche il tentativo di potenziare gli organici e’ fallito, perché le retribuzioni insufficienti  e la mancanza di indennità di funzione, hanno determinato un tasso elevatissimo di rinunce e quindi permangono le strutturali carenze di organico che da tempo affliggono gli Uffici del territorio. E allora non si tratta di una mera vertenza economica, ma lo stato dell’Agenzia è indicativo della mancata centralità del lavoro sicuro e dignitoso nell’agenda dei Governi degli ultimi anni e soprattutto di quello attuale, che ha aumentato la precarietà dei rapporti di lavoro”, concludono, annunciando lo sciopero del 30 ottobre.

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