Obiettivo: ripulire le acque del mare da ogni tipo di sporcizia. Per centrarlo da domani e per tutto agosto entreranno in funzione gli “spazzamare”, degli ecobattelli già utilizzati nella scorsa stagione estiva calabrese.
Saranno attivi sul litorale tirrenico, compreso tra i comuni di Tortora (Cs) e di Nicotera (Vv). A presentare
L’iniziativa è stata presentata stamattina alla Capitaneria di porto di Vibo. Vi hanno preso parte il comandante Luigi Spalluto; il direttore generale del dipartimento Ambiente della Regione Salvatore Siviglia; Paolo Baldoni, amministratore delegato di “Garbage Group”, società di Ancona che gestirà il servizio dopo l’aggiudicazione dell’appalto; il generale Emilio Errigo, commissario dell’Arpacal; Giuseppe Oliva, direttore generale di Calabria Verde.
Gli ecobattelli opereranno in sei comparti: Tortora-Scalea; Diamante-Bonifati; Guardia Piemontese-Falconara Albanese; Amantea-Gizzeria; Pizzo-Zambrone; Tropea-Foce fiume Mesima. L’iniziativa rientra nell’ambito di tutta quella serie di attività e di sforzi della Regione, che si è concentrata, negli ultimi due anni, sulla risoluzione delle criticità del sistema depurativo e, in particolare, della fascia costiera tirrenica.
La pulizia degli specchi d’acqua del litorale tirrenico sarà realizzato con il recupero e la rimozione dei rifiuti solidi galleggianti e semi sommersi e delle sostanze grasse e oleose. Per ottenere il risultato sperato è necessario un numero di passate di motobarche, munite di appositi dispositivi allo scopo di rendere le zone completamente pulite, compreso il trasporto e lo smaltimento in discarica autorizzata dei materiali dal 27 luglio al 26 agosto 2023.
Tre dei sei battelli sono stati messi in mare questa mattina nel porto di Vibo Marina.
Spalluto: “Si potenzia un servizio molto apprezzato dai cittadini”
A fare gli onori di casa il comandante Spalluto: “Un importante momento perché la Regione ha voluto anche quest’anno potenziare un servizio molto apprezzato dai cittadini perché molto utile”. Siviglia ha poi ricordato l’impulso impartito lo scorso anno dal presidente della Regione Roberto Occhiuto, con la costituzione di un tavolo regionale dove, “di concerto con l’azione delle forze dell’ordine, si sta attuando un’attività di protezione ambientale”, ringraziando anche la squadra di “Calabria verde” che è “sempre attiva sul territorio”. Per Siviglia, i risultati raggiunti finora sono solo una parte del totale, ed ha evidenziato che “lo scorso anno la situazione era estremamente disarticolata in tema di inquinamento ambientale. Da lì era quindi nata l’idea del progetto sperimentale che comprendesse una fascia da Tortora al Fiume Mesima che era quella di maggiore interesse da tutelare a seguito delle numerose segnalazioni”.
Il dirigente regionale ha quindi rilevato come in quest’ambito, nel giro di due anni si siano investiti “15 milioni di euro per porre rimedio a quegli impianti di depurazione che avevano difficoltà strutturali e versavano liquami a mare, per lo smaltimento di 22mila tonnellate di fanghi, per la sostituzione di oltre 300 pompe di sollevamento e tanto altro ancora. Ma l’inquinamento marino non è legato solo alla presenza fognaria, ci sono anche altri fattori e non è sporco tutto ciò che sembra. Tuttavia aspetteremo la chiusura della stagione balneare per illustrare i risultati dell’attività che ha previsto anche il monitoraggio di corsi d’acqua e adesso questa nuova forza con i battelli ‘Spazzamare’ che consentiranno di alleviare i deturpamenti ambientali. Si è trattata di una operazione notevole sotto l’aspetto economico”.
Nel vibonese i battelli saranno sistemati in punti strategici: uno a Vibo Marina, un secondo pattuglierà la zona dell’Angitola e del Lametino e il terzo, di base a Gioia Tauro, monitorerà la foce del fiume Mesima. E così via fino a Nocera. Qualsiasi segnalazione che arriva via terra sarà inoltrata ai comandanti dei battelli per inviarli sul posto.
Il responsabile del Progetto, Antonio Troise, ha evidenziato come l’iniziativa si inserisca in una serie di attività per garantire una buona qualità delle acque: “Ci siamo concentrati tratti di costa tirrenica con maggiori criticità passate. Sei compartimenti ai quali è stato assegnato a ciascuno un battello dotato di fondo piatto per facilitare l’avvicinamento sotto costa”.