In bene confiscato sorgerà fattoria sociale

Anna Franchino


Un immobile confiscato alla ‘ndrangheta ospiterà una “fattoria sociale”. Il ministero dell’Interno ha concesso all’Amministrazione comunale di Conflenti, guidata da Serafino Paola, un finanziamento pari ad 686.531 euro per la realizzazione del progetto. Il progetto prevede un investimento per la ristrutturazione dell’edificio, in cui verranno ricavate una sala polifunzionale da 99 posti e tre aule didattiche, e poi ancora una cucina, e altri due grandi spazi oltre ai servizi. La destinazione d’uso, è scritto in una nota, sarà flessibile, in quanto andrà ad ospitare la sede della Fattoria, con spazi amministrativi e tecnici, ma potrà anche servire da centro di aggregazione sociale, con una sala polifunzionale in cui realizzare attività culturali, spettacoli, conferenze e potrà fungere da centro formativo. Prevista inoltre la sistemazione dello spazio esterno, con la dotazione di un pozzo e sistemi di irrigazione a goccia per le attività agricole oltre all’acquisto di attrezzature e arredi destinati sia alle attività agricole, sia agli interni dell’edificio. L’intervento, prosegue la nota del Comune, “si colloca fra gli ‘Interventi di recupero funzionale e riuso di vecchi immobili in collegamento con attività di animazione sociale e partecipazione collettiva’ in quanto non solo prevede il ‘riuso e la rifunzionalizzazione dei beni confiscati alle mafie’, ma un’intensa attività di partecipazione collettiva, attraverso l’esperienza dell’agricoltura sociale, del sostegno e l’inserimento di persone con disagi e bisogni speciali e lo svolgimento di attività culturali e formative che avranno nella Fattoria Sociale un luogo di accoglienza e aggregazione, dotato di strutture e servizi per il tempo libero e lo stare insieme”.

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