Quello delle terapie intensive resta un dato che, a livello nazionale e regionale, continua ad essere monitorato con grande attenzione. Numeri costantemente monitorati dalle autorità nazionali. Al momento sono 36 le postazioni di terapia intensiva occupate in Calabria: 15 a Cosenza, 13 a Catanzaro e 8 a Reggio Calabria. Ancora al di sotto della soglia del 30% valutata come critica ma in crescita nell’andamento generale.
Tra i rischi derivanti da una crescente diffusione del contagio c’è quello relativo alla possibilità che si possa arrivare a saturare le postazioni riservate ai pazienti che necessitano di ventilazione polmonare. Una necessità che, tra l’altro, non vale solo per i pazienti Covid.
A livello nazionale, in base ai dati del 10 marzo, le terapie intensive occupate da persone positive al Sars-Cov-2 arrivano ora a quota 31%, superando il livello oltre il quale risulta difficile poter curare adeguatamente altri pazienti non Covid. A oltrepassare la soglia critica del 30% sono: Abruzzo (41%), Emilia Romagna (44%), Friuli Venezia Giulia (37%), Lombardia (44%), Marche (46%), Molise (62%), PA di Bolzano (40%), PA di Trento (54%), Piemonte (39%), Toscana (35%), Umbria (58%).