Inaugurata aula bunker del distretto di Catanzaro

Anna Franchino

E’ stata inaugurata ufficialmente stamani l’aula bunker del distretto giudiziario di Catanzaro che si trova nell’area industriale di Lamezia Terme. Presenti il direttore generale del ministero della Giustizia Massimo Orlando, il presidente ff della Regione Nino Spirlì, il presidente della Corte d’Appello Domenico Introcaso, il procuratore Nicola Gratteri, il procuratore generale Beniamino Calabrese, il procuratore di Vibo Valentia Camillo Falvo, il presidente del Tribunale Rodolfo Palermo. Nell’occasione è stata anche comunicata la cessione agli uffici giudiziari di una struttura adiacente all’aula bunker che verrà utilizzata per contenere gli archivi del distretto. “Quando le pubbliche amministrazioni lavorano in vista di un obbiettivo comune – ha detto Orlando – gli obbiettivi si possono raggiungere. All’epoca l’aula bunker è stata presa in consegna dal ministro Bonafede ma l’impegno a proseguire per dotare gli uffici giudiziari calabresi di strutture sempre più efficienti prosegue anche con la nuova ministra”. “Ringrazio la Regione e il ministero – ha detto Introcaso – che hanno reso possibile la celebrazione del processo Rinascita. Il messaggio forte è che i processi si devono celebrare in Calabria. Ringrazio Spirlì per l’impegno speso, coadiuvato da Gratteri che ha condotto tutta l’attività necessaria. Quello che abbiamo potuto fare noi è trasmettere un messaggio importante: questo non è solo un luogo fisico, ma di relazione sociali e di affermazione della legalità”. “Il merito di questa bellissima opera – ha detto Gratteri – è di tutti. Io sono riuscito a far sedere intorno a un tavolo anche gente che non aveva tanto interesse a far avere alla Calabria un’aula degna del livello del target qualitativo della magistratura, dell’avvocatura e delle forze dell’ordine. La Calabria aveva bisogno come il pane di un’aula bunker come questa. Ci sono aspetti qualitativi molto alti, la videoconferenza contemporaneamente in 150 punti dell’aula, far sedere quasi mille persone con le regole del distanziamento anti-Covid, un sistema di monitoraggio a circuito chiuso esterno e interno. Oggi è l’occasione anche di annunciare che la Regione ci concede una struttura di 3.600 metri per gli archivi di tutto il distretto. Vuol dire risparmiare altri 600mila euro l’anno di fitti. E questa è una notizia importante”. “Sono felice – ha detto Spirlì – perché Jole Santelli ha voluto fortemente questa aula bunker. Questa ora è la casa della giustizia. Gratteri e Introcaso ci hanno onorato di far parte di questa famiglia. Grazie al ministero, la presidente Santelli ha dato la stura a questa collaborazione. Oggi noi consegneremo l’edificio dove saranno sistemati gli archivi. La Regione intende dare un segno preciso al territorio, noi siamo per la giustizia, per la legalità e non avremmo potuto mai rimanere fuori da questo progetto, anzi continueremo nel nostro affiancamento. Siamo orgogliosi di quello che sta accadendo. La Regione ha scelto finalmente e definitivamente la legalità, e questo è molto importante”. “Una soddisfazione enorme – ha detto Calabrese- per avere fatto questo lavoro in Calabria, una terra notoriamente massacrata anche un po’ dalla retorica della terra ultima in tutto. Invece abbiamo sconfitto anche questa retorica. Abbiamo costruito e realizzato quest’opera in soli cinque mesi, a cavallo dell’estate, in piena pandemia e con la sinergia di tutte le istituzioni, dagli enti locali al ministero alle autorità giudiziarie coinvolte. Oggi realizziamo un ulteriore tassello di questa costruzione sinergica perché verrà ceduta una struttura speculare all’aula bunker per realizzare gli archivi che consentirà non solo una concentrazione sinergica delle forze – nel senso che potrà quasi costituirsi una seconda cittadella giudiziaria su questo sito. Ma questo comporterà anche un risparmio enorme perché abbiamo gli archivi in situazioni logistiche a noleggio quindi con un enorme esborso annuale per il ministero della Giustizia”. “La costruzione di questa aula bunker – ha detto il presidente dell’Ordine degli avvocati di Catanzaro Antonello Talerico – rappresenta anche il punto di partenza e un simbolo importante per quello che può essere l’investimento del sistema Giustizia in Calabria. E’ una condizione centrale e per questo dobbiamo anche ringraziare il procuratore Gratteri che tanto si è speso rispetto a questa soluzione in un momento in cui sembrava che la Calabria dovesse perdere uno dei più importanti processi che la storia giudiziaria conosce e a ha conosciuto. Ritengo che anche questa soluzione vada messa in sinergia e in rete con tutti gli altri uffici giudiziari, senza mai poter pensare di perdere la centralità che Catanzaro deve continuare ad avere, non solo per la sua storia ma per quello che rappresenta il nostro Palazzo di giustizia”.

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