Dal 24 agosto scorso al 9 gennaio 2022 sono stati segnalati 108.886 casi di reinfezioni, pari a 2,7% del totale dei casi notificati. Nell’ultima settimana la percentuale di reinfezioni (3,2%) sul totale dei casi segnalati risulta stabile rispetto alla settimana precedente (3,4%). La probabilità di reifettarsi con il virus Sars-CoV-2 è più elevata nei non vaccinati rispetto ai vaccinati con almeno una dose e negli operatori sanitari rispetto al resto della popolazione. Questo quanto emerge dal Report esteso dell’Istituto superiore di sanità (Iss) pubblicato oggi che integra il monitoraggio settimanale sul Covid. Il tasso di ricoveri in terapia intensiva per gli over 12 è di 31,3 casi ogni 100mila per i non vaccinati, circa trentanove volte più alto rispetto ai vaccinati con dose booster che registrano un tasso di 0,8 ogni 100mila. Il tasso di ospedalizzazione standardizzato è di 248,5 ricoveri per 100.000 abitanti per i non vaccinati contro 20,8 ricoveri per 100.000 dei vaccinati con dose booster (circa 12 volte più alto) mentre il tasso di mortalità è di 52,9 decessi per 100.000 nei non vaccinati over 12 contro un tasso di 1,6 per i vaccinati con booster, circa 33 volte più alto. Questi i dati del Rapporto esteso dell’Iss pubblicato oggi. L’efficacia del vaccino nel prevenire la diagnosi di infezione da Sars-CoV-2 è pari al 66% entro 90 giorni dal completamento del ciclo vaccinale, 53% tra i 91 e 120 giorni, e 34,7% oltre 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale mentre torna al 66,7% nei soggetti vaccinati con dose booster. Lo rileva l’Istituto superiore di Sanità (Iss) nel Report esteso pubblicato oggi che integra il monitoraggio settimanale sul Covid. In merito alla protezione del vaccino nel prevenire casi di malattia severa, l’efficacia è pari al 95% nei vaccinati con ciclo completo da meno di 90 giorni, 93% nei vaccinati con ciclo completo da 91 e 120 giorni, e 89% nei vaccinati che hanno completato il ciclo vaccinale da oltre 120 giorni. Risale nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva/booster, raggiungendo il 97,5% di efficacia. In crescita nell’ultima settimana, la percentuale dei casi segnalati nella popolazione di età scolare (24% contro il 20% rilevato nella settimana precedente) “verosimilmente per la riapertura delle scuole e la maggiore attività di screening effettuata all’interno delle strutture scolastiche”. Lo evidenzia l’Istituto superiore di Sanità (Iss) nel Report esteso pubblicato oggi che integra il monitoraggio settimanale sul Covid. In particolare, dall’inizio dell’epidemia al 12 gennaio scorso sono stati diagnosticati e riportati al sistema di sorveglianza integrata Covid 1.698.273 di casi nella popolazione 0-19 anni, di cui 11.573 ospedalizzazioni, 291 ricoveri in terapia intensiva e 38 deceduti. Nell’ultima settimana il 13% dei casi in età scolare è stato diagnosticato nei bambini sotto i 5 anni, il 38% nella fascia d’età 5-11 anni, il 48% nella fascia 12-19 anni. Rallenta la crescita del tasso di incidenza nelle fasce 12-15 e 16-19 anni, mentre risultano in aumento i casi diagnosticati per 100.000 abitanti nella fascia 5-11 anni e nei bambini sotto i 5 anni. Inoltre, sottolinea l’Iss, “sebbene il dato non sia ancora da considerarsi come consolidato, nell’ultima settimana sembra rilevabile una diminuzione del tasso di ospedalizzazione in tutte le fasce di età 0-19 anni”. Infine, la fascia di età 20-29 anni continua a registrare il più alto tasso di incidenza a 14 giorni, pari a 5.541 casi per 100.000 abitanti, mentre la fascia d’età con incremento maggiore nel periodo di riferimento è stata quella 10-19 anni.
Iss,oltre 108mila reinfezioni in quasi 5 mesi, 2,7% su totale
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