Il prefetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella, ha scritto al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, in relazione allo sciopero odierno dei lavoratori dei Consorzi di bonifica integrale dei Bacini Settentrionali del Cosentino (Mormanno), dello Jonio cosentino (Trebisacce) e del Tirreno Cosentino (Scalea) “determinato – afferma il prefetto – dalla mancata erogazione di numerose mensilità di stipendio arretrate”. Nella comunicazione inviata al presidente Occhiuto, e, per conoscenza alle segreterie provinciali dei sindacati Flai Cgil, Fai Cisl e Filbi Uil, il prefetto Ciaramella chiede al Governatore “di valutare la possibilità di convocare le parti, nel più breve tempo possibile, e di intraprendere con le stesse un percorso congiunto, volto a dare significative e concrete risposte non solo ai lavoratori, ma all’intero settore. Tanto si comunica per le valutazioni di competenza, restando in attesa di cortesi, urgenti notizie sulla data dell’incontro nonché in ordine alle ulteriori iniziative che si intenderanno intraprendere anche al fine di stemperare possibili turbative per l’ordine e la sicurezza pubblica. Le associazioni sindacali hanno rappresentato che il comparto agricolo dell’intera area della Sibaritide sarebbe compromesso, con danni incalcolabili, qualora dovesse interrompersi il servizio irriguo, che come noto è essenziale, per effetto della perdurante situazione di mancata percezione degli stipendi, considerato che finora i lavoratori si sono accollati anche l’anticipazione dei costi necessari per raggiungere le loro postazioni lavorative”. “La situazione descritta – afferma ancora il Prefetto – risulta peraltro aggravata dalla nota situazione di crisi pandemica ed assume implicazioni sociali rilevanti per la sopravvivenza di numerose aziende agricole per le quali il servizio di irrigazione rappresenta la condizione necessaria per la prosecuzione della loro attività”.