“A livello regionale, e in particolare su scala diocesana, registriamo dati allarmanti che rimandano a un’emergenza sociale ed educativa: ogni cittadino calabrese mediamente dilapida 400 euro; secondo i dati forniti dall’Agenzia delle Dogane in Calabria sono stati spesi oltre 462 milioni di euro: una cifra monstre sottratta all’economia sana di questo Paese”. Lo afferma mons. Francesco Savino, vescovo della diocesi di Cassano allo Ionio, intervenendo sul fenomeno della ludopatia. “Una dipendenza – ha sottolineato mons. Savino – che coinvolge un target sempre più eterogeneo senza differenze di età o sesso, padri di famiglia, anziani e ragazzi poco più che adolescenti. Credo sia improrogabile una rivisitazione complessiva della governance regionale in materia di dipendenze, occorre individuare nuovi strumenti di lettura e buone pratiche per efficaci interventi di programmazione. Centrale è il tema della prevenzione, la cenerentola delle politiche sanitarie. A tal proposito ritengo sia fondamentale agire su due livelli: le risorse e la definizione di azioni di contrasto ben codificate e coerenti. La mancanza di adeguate risorse rappresenta un elemento ostativo all’elaborazione di strategie e piani educativi che non si perdano in interventi a spot. Penso al target scolastico e alla necessità di investire in interventi per identificare comportamenti a rischio e condizioni di vulnerabilità”. “Auspico altresì – conclude mons. Savino – che il legislatore regionale assicuri, con il senso del ‘bonus pater familias’, azioni legislative efficaci volte a salvaguardare le già molteplici storie piegate dal nefasto gioco d’azzardo”.
Ludopatia, vescovo Cassano: “in Calabria spesi 462 mln”
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