“È giusto che la Calabria sappia cosa è stato fatto”. In attesa della relazione finale sull’attività dell’intera legislatura, che sarà illustrata il prossimo 24 ottobre, il garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Antonio Marziale ha affidato ad un video circa 3 minuti la sintesi dell’attività del suo mandato. Lo ha fatto stamani a palazzo Campanella, assieme al presidente del Consiglio regionale Nicola Irto. Poco più di 3 minuti di video per sintetizzare quanto di meglio è stato fatto dall’aprile 2016, “quando – ha ricordato Marziale – il presidente Irto firmò il decreto della mia nomina, cambiando una tendenza che preferiva più nomine di carattere politico che di scelta tecnica”. “Un video – ha spiegato Marziale – dedicato a coloro che non hanno prestato molta attenzione, a tutti quelli che non hanno avuto le mie annuali relazioni tra le mani, che raccoglie in sintesi le cose che sono state fatte, dalla terapia intensiva per la rianimazione pediatrica aperta presso l’Ospedale di Cosenza, al primato nazionale, insieme alla Regione Lazio nella formazione dei tutori per minori stranieri non accompagnati, l’attenzione dedicata al quartiere Giambra di Gioia Tauro dove è stata rifatta la strada, realizzati i collegamenti fognari ed è stata pressoché azzerata la dispersione scolastica, ed ancora il fatto il Garante, primo caso in Italia, e nella storia dei garanti, si sia costituito parte civile in un processo per abusi su una bambina, da cui è stato ottenuto un risarcimento di 5mila euro, che sono stati investiti per allontanare quella bambina dal territorio. 800 attività di segnalazione e denunce, tutte soddisfatte”. “Un Garante – ha concluso Marziale – non può dirsi mai contento. Credo, tuttavia, di aver pienamente adempiuto al mandato affidatomi dal Presidente al momento della mia nomina, quello di “portare risultati”. “Un bilancio – ha detto Irto – che è il frutto del metodo che ci siamo dati, quello di non fare annunci ma parlare quando le cose sono state fatte. Il Consiglio regionale è molto soddisfatto del lavoro che è stato fatto. Su molti aspetti la Calabria si è distinta come modello agli occhi delle altre Regioni – ha aggiunto ammettendo la necessità che forse più risorse andavano investite nelle politiche per l’infanzia -. Auspico che l’autorevolezza acquisita in questo campo non vada perduta, nell’idea che nascere in Calabria non voglia più dire essere sfortunati”.
Marziale affida a video sintesi attività del suo mandato
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