Migranti: una ‘ballata’ in napoletano per le vittime di Cutro

Anna Franchino

La tragedia di Cutro, la speranza di una vita migliore infranta nella secca a pochi metri da una spiaggia, le vite di disperati in ostaggio di cinici trafficanti di morte. Un pensiero commosso, un grido di dolore trasferito in versi, in napoletano, dal giornalista e scrittore Carlo Avvisati che ha scritto ‘A Ballata d’a povera gente’.  “Il dolore per la tragedia, l’ennesima, dei migranti consumatasi sulla spiaggia di Cutro, a pochi metri dalla salvezza – spiega Avvisati – mi ha spinto a mettere su carta dei versi di denuncia. Il cuore degli esseri umani sta vivendo una stagione di aridità, e non da poco tempo. Sono scritti in napoletano, la mia, la nostra lingua madre, quella pregnante ed esaustiva”.

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