Ospedale Cosenza, la pandemia non ha fermato i trapianti

Rosalba Baldino

L’emergenza pandemica non ha fermato i trapianti all’Annunziata di Cosenza.

In questo anno, in cui l’ospedale  ha subito la pressione dell’emergenza sanitaria, a causa della pandemia sono stati effettuati  8   prelievi multiorgano, a fronte di 17 constatazione di morte celebrale  e  11  trapianti di rene, a fronte dei 22 del 2019.

Ma il solo impegno dei medici e degli infermieri non è sufficiente – ha dichiarato la dr.ssa Maria Vigna Coordinatrice ospedaliera per  l’attività di Donazione e Trapianti dell’Annunziata –  serve che i cittadini dicano SI alla donazione degli organi, nelle terapie intensive, ma soprattutto come manifestazione di volontà consapevole e cosciente, nell’atto di rinnovo della carta d’identità”.

“I dati sul consenso al prelievo degli organi, in questo anno di pandemia sono preoccupanti – racconta la dr.ssa Vigna, che ha il delicato compito di comunicare e mantenere i rapporti con la famiglia del potenziale donatore  –  quest’anno abbiamo assistito al 60% di opposizioni da parte dei parenti”.

Nel mese di marzo presso l’ospedale di Cosenza, il consenso alla donazione degli organi da parte di una famiglia della provincia cosentina, ha permesso di effettuare un prelievo multiorgano e successivo trapianto di fegato, reni e cornee, dando speranza di vita ad altre persone.

La rete trapiantologica ha assicurato ai pazienti una continuità assistenziale di altissimo livello nonostante le difficoltà di questo periodo. La cultura della donazione va sempre più diffusa a tutela dei pazienti fragili.

Nella Giornata Nazionale per la Donazione e il Trapianto degli Organi – domenica 11 aprile – l’equipe multidisciplinare (UOSD Epatobiliopancreatica e Trapianti diretta dal dr Sebastiano Vaccarisi, la UOC Nefrologia e Dialisi, diretta dalla dr.ssa Teresa Papalia, la UOC Rianimazione e Terapia Intensiva, diretta dal dr Pino Pasqua e la dr.ssa Maria Vigna Coordinatrice Ospedaliera dell’attività di donazione e trapianti) richiama l’attenzione sulla cultura del dono e  l’esigenza che ciascuno faccia la sua parte perché senza il SI dei cittadini nessun trapianto é possibile!

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