“Anticrimine e sovranità dello Stato”: questo il titolo della manifestazione in programma venerdì 12, alle ore 12, nella Sala consiliare di Cetraro (Cs) per affrontare la delicata vertenza sulla paventata chiusura del Reparto Prevenzione Crimine di Cosenza della Polizia di Stato. La manifestazione – a cui parteciperanno autorità civili, militi e religiose – sarà moderata dal presidente del consiglio di Cetraro, Giovanni Rossi. La scelta della località tirrenica non è stata casuale per addentrarsi nella tematica che sta tenendo banco, con malumori e preoccupazioni che serpeggiano anche tra la popolazione. A Cetraro, infatti, la nuova caserma dei carabinieri – un palazzo di ben quattro piani a ridosso del lungomare cittadino costruito per conto del Ministero dell’Interno – resta chiusa, mentre le sollecitazioni per aprire il presidio arrivano da più parti.
Intanto, sul Reparto Prevenzione Crimine di Cosenza della Polizia di Stato interviene la Chiesa evangelica valdese Dipignano-Cosenza che si unisce ai vari appelli lanciati per scongiurare la chiusura di tale presidio di legalità, da parte dei sindacati di Polizia Siulp, Sap, Siap, Coisp, Fsp Polizia e Silp-Cgil.
“L’ipotesi di questa chiusura va prontamente respinta. Oggi più che mai c’è la necessita di garantire un presidio di legalità così importante per un territorio vasto come quello della provincia di Cosenza, che comprende circa 155 comuni nei quali regna una delle organizzazioni criminali più potenti e feroci. È assurdo chiudere un reparto permanente che svolge fondamentali funzioni in tema di sicurezza, prevenzione e contrasto alla criminalità diffusa. La chiusura significherebbe dare in mano alla criminalità organizzata in un territorio pieno di criticità. La Chiesa evangelica valdese di Dipignano-Cosenza è pronta a partecipare all’iniziativa sulla prevenzione che si terrà nella Sala Consiliare del Comune di Cetraro alle ore 12.00 del 22 marzo per mantenere attivo il Reparto Prevenzione Crimine che darebbe maggiore serenità alla comunità, garantendo il controllo del territorio da parte dello Stato”, conclude la nota.