Qualità della vita: province calabresi fanalini di coda

Gianluca Pasqua

Questa è forse l’immagine più rappresentativa della situazione. È la mappa disegnata dal Sole 24 ore, sulla base dei risultati relativi alla classifica sulla qualità della vita nelle province italiane. Il colore intenso che rappresenta i livelli più alti è concentrato nelle regioni del Nord. Scendendo giù per lo stivale, la colorazione si fa sempre più tenue così come cala il benessere dei cittadini.  La Calabria manco a dirlo è tutta giallina, anche se al suo interno qualche differenza c’è. L’indagine si basa sull’analisi di 90 indicatori all’interno di 6 aree tematiche: ricchezza e consumi, affari e lavoro, giustizia e sicurezza, demografia e società, ambiente e servizi, cultura e tempo libero. La classifica per la Calabria comincia al 90esimo posto dove staziona la provincia di Catanzaro ed è un risultato da accogliere con soddisfazione, poi bisogna scendere fino al 102esimo posto per trovare Cosenza, più in basso Vibo Valentia al 103esimo, Crotone al 105esimo, fino ad arrivare al fondo dove si trova la provincia di Reggio Calabria 107esima. Mentiremmo se dicessimo che siamo stupiti, la situazione è immutata rispetto agli anni passati ed è uno standard che riguarda gran parte di un Sud malato cronico. Alcuni dati evidenziano però un cambio di marcia del Mezzogiorno: il trend del Pil pro capite che premia alcune aree e il valore tendenziale delle presenze turistiche sta generando un aumento dell’attrattività sul piano economico creando condizioni potenzialmente favorevoli per il futuro.

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