Il Sud ancora in coda nella classifica della qualità della vita redatta da Il Sole 24 Ore. Le 24 province in fondo alla classifica sono tutte del Mezzogiorno. In alto svettano Trieste, Milano e Trento. Per trovare la prima calabrese bisogna scendere fino alla posizione 88, occupata da Cosenza, che perde due posizioni rispetto alla precedente rilevazione. Segue Catanzaro in 96esima posizione, che guadagna però sei posti, poi Reggio Calabria in posizione 101, che perde sei posti, e infine Vibo Valentia, stabile in 104esima posizione, e Crotone che conserva la maglia nera al posto 107.
Sono sei i macro indicatori scelti per stilare la classifica: ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia e salute; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero. Tutti ambiti in cui, evidentemente, la nostra regione non brilla.
Quest’anno il Sole 24 Ore ha anche realizzato una classifica dedicata solo al mondo femminile, indagando sulla qualità della vita che riguarda le donne e aggiungendo vari parametri alla ricerca, tra cui il gap occupazionale di genere, il divario nella retribuzione media, le violenze sessuali e le imprese al femminile. E anche qui le province calabresi si piazzano malissimo. In cima alla classifica troviamo sempre il Centro-Nord: Treviso, Prato e Siena. La prima calabrese è la provincia di Catanzaro, in posizione 97, seguita da quella di Reggio Calabria al posto 98; poi Vibo Valentia e Cosenza, rispettivamente 100esima e 101esima; a chiudere Crotone, penultima in posizione 106. Dati che sicuramente meritano un’approfondita riflessione.