C’è allerta anche in Calabria per il razzo cinese fuori controllo . La pioggia di frammenti potrebbe infatti interessare anche la nostra regione. La situazione, in continua evoluzione, è costantemente monitorata da Protezione civile, agenzia spaziale italiana, aeronautica militare e ministero dell’interno. Il razzo, lanciato il 29 aprile scorso , doveva portare in orbita il primo modulo della stazione spaziale cinese Tianhe 1. Dopo il trasporto avrebbe dovuto allontanarsi dall’orbita terrestre, ma così non è stato e adesso sta tornando sulla Terra. Ed è in caduta libera. Il rientro di questo detrito spaziale da 20 tonnellate è al momento previsto alle 4,52 di domenica 9 maggio, con un margine di incertezza di 6 ore. E questa mattina all’alba il secondo stadio del razzo è stato fotografato nel cielo di Roma. Sono tre le traiettorie che potrebbero coinvolgere l’Italia che, in totale, interessano porzioni di 9 regioni del Centro-Sud, ovvero Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna. Si parla di “decine di frammenti di non più di un centinaio di chili che precipitano a terra a una velocità di circa 200 Km/h. Possono pertanto danneggiare cose e persone ma ciò con probabilità estremamente bassa”. La Protezione civile ha fornito anche delle indicazioni per i cittadini invitandoli a “comportamenti di auto protezione”. Secondo gli esperti è poco probabile che i frammenti causino il crollo di edifici, che pertanto sono da considerarsi più sicuri rispetto ai luoghi aperti. Si consiglia, comunque, di stare lontani dalle finestre e porte vetrate. I frammenti impattando sui tetti degli edifici potrebbero causare danni, perforando i tetti stessi e i solai sottostanti, così determinando anche pericolo per le persone: pertanto, non disponendo di informazioni precise sulla vulnerabilità delle singole strutture, sono ritenuti più sicuri i piani più bassi degli edifici.
Razzo cinese fuori controllo, allerta anche in Calabria
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