Regionali, sindacati: “spezzare vecchia gestione clientelare”

Anna Franchino


Infrastrutture, ammodernamento della linea ferroviaria ionica, completamento del megalotto della statale 106, alta velocità, politiche sociali ed industriali, riorganizzazione della burocrazia regionale, sanità, mare, ambiente, rilancio del porto di Gioia Tauro e operatività della Zes: questi i temi illustrati dai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil della Calabria, che stamani hanno incontrato i giornalisti per lanciare le loro proposte al futuro governatore della Calabria per il rilancio dell’economia regionale. “C’e’una Calabria alla quale bisogna spezzare le catene dalla vecchia gestione clientelare e politica e dal vecchio modo di vedere – ha detto Angelo Sposato, della Cgil – una Calabria piegata sul precariato. Noi, invece, vogliamo vedere una Calabria che si fondi sui giovani e faccia tornare le eccellenze che sono uscite con un grande piano fatto con le Università e con le scuole perché se ci si mette insieme con un grande patto sociale tra buona politica, sindacati, mondo culturale e produttivo per il lavoro credo che la Calabria ce la possa fare”. In altri termini, c’e’ bisogno di “una regione nuova, una Calabria nuova che deve partire da un modello nuovo di sviluppo e di concertazione con il governo nazionale. Il nuovo governatore – ha sostenuto Sposato – dovrebbe avere la capacità di lavorare soprattutto fuori dalla Calabria per cercare con il governo nazionale di chiamare soprattutto le partecipate ad investire in Calabria. Non è pensabile che la logistica ed il diritto alla mobilità si possano fermare a Salerno”. Questo non senza sottolineare il “tema della legalità, della lotta alla ‘ndrangheta ed a favore della legalità. In questi giorni – ha concluso – c’e’ una nuova primavera rispetto a questi temi e vediamo molti giovani che vogliono partecipare alla vita politica attiva”. Parole alle quali hanno fatto eco le affermazioni di Santo Biondo, della Uil, secondo il quale “al di là dei temi importanti di lavoro, ambiente, sviluppo regionale, é arrivato il momento che il prossimo Governo regionale attenzioni le linee di finanziamento della nostra regione”. Ecco perché, ha proseguito, come sindacati, “chiediamo al prossimo Governo regionale di attenzionare il bilancio, così come la spesa sui fondi comunitari. Della programmazione 2020-2021, infatti, vi sono soldi non spesi ed altri che non sono finalizzati. Nel 2020-2027 la Regione non può permettersi un errore di questa portata”. Da qui l’esigenza della “macchina regionale che va efficientata con un piano straordinario di assunzioni all’interno del comparto pubblico perche’ le risorse non si spendono anche perche’ mancano competenza ed occupazione. I Comuni – ha affermato ancora Biondo – devono consorziarsi per abbassare i costi e dare risposte al cittadino. Ecco perché il prossimo Governo regionale deve dotarsi di un assessorato specifico al personale dove ci sia una figura di alta professionalità e rigore morale in grado di riorganizzare la pubblica amministrazione”. Un invito a “mettere insieme la parte sana della società, e questo lo possiamo fare creando momenti di serenità e soprattutto creando quel lavoro dignitoso che riesce a soddisfare le esigenze ma anche a dare dignità”, é giunto, infine, da Tonino Russo, della Cisl, che, nel rimarcare che “ciò che manca a questa regione è il lavoro”, ha fatto notare che, poiché “il lavoro non si crea per decreto, chi vince da lunedì deve confrontarsi su questo terreno”.

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