Riflessioni sulla Situazione Economica di Cosenza e il Ruolo delle PMI

Anna Franchino

“L’indagine sulla qualità della vita nelle città italiane condotta da ItaliaOggi in collaborazione con l’università La Sapienza di Roma, colloca il capoluogo brutio al 104° posto in classifica risultando, così, tra le peggiori città calabresi per qualità della vita – avanti solo a Reggio Calabria –   con una perdita di ben 7 punti rispetto al 2023 e 10 rispetto al 2022. A determinare tale brusco calo sono gli indicatori relativi allo spopolamento, alla sicurezza ed alla salute. Va da sé che lo scenario impone una seria presa in carico di responsabilità da parte di tutti gli attori istituzionali.”  A parlare è Candida Tucci presidente regionale della filiera Salute di Confapi Calabria. “La rappresentata situazione critica deve essere intesa come una sfida da cogliere, significativa ed urgente specialmente per le piccole e medie imprese che rappresentano il motore economico della nostra Nazione e della nostra Regione Calabria in particolare.  La diminuzione della popolazione è per la PMI del territorio la prima ed importante criticità perché una popolazione in calo significa una riduzione della domanda per beni e servizi. Ecco perché rispetto al tema della fusione dei comuni Cosenza Rende e Castrolibero la Confapi è stata la prima parte sociale a parlare e ad esprimere parere favorevole sulla proposta di legge regionale di fusione” continua Candida Tucci. Un’area urbana più coesa e dinamica non può che essere attrattiva di maggiori investimenti. Ed in proposito è opportuno incentivare progetti di riqualificazione urbana e iniziative culturali che possano attrarre giovani e famiglie.” Altrettanto v’è da fare per la sicurezza perché la preoccupazione per i reati e la sicurezza ha ripercussioni dirette sulla fiducia degli imprenditori e dei consumatori. Un coordinamento più efficace delle forze di polizia ed una gestione più centralizzata delle risorse, migliorano la percezione e la realtà della sicurezza nelle aree coinvolte con conseguente miglioramento degli investimenti in attività commerciali. Quanto al tema della Salute -altro determinante indicatore per la qualità della vita- non si può non riconoscere come una pianificazione socio sanitaria e socio assistenziale unitaria per un’area vasta – nello specifico quella che comprende gli ambiti territoriali 1 e 2 di Cosenza e Rende – possa generare una maggiore sinergia tra i comuni facilitando investimenti in infrastrutture sanitarie che andranno ad ampliare l’offerta sanitaria a garanzia di una maggior copertura del fabbisogno di salute dei cittadini attraverso la diversificazione dell’offerta per gli operatori economici del settore piuttosto che improduttiva concorrenza tra gli stessi. Creare un sistema sanitario più integrato e accessibile è fondamentale per garantire il benessere della cittadinanza e di conseguenza anche la produttività della forza lavoro delle PMI. In merito ai dati riguardanti il reddito, la ricchezza e la situazione lavorativa sono allarmanti e richiedono interventi rapidi indubbiamente di carattere generale e ampio che non coinvolgono solo le istituzioni territoriali ma anche regionali e nazionali, tuttavia la fusione dei comuni potrebbe favorire una gestione più efficiente delle risorse e di conseguenza l’abbattimento di costi e noi ci auguriamo che la fusione di Cosenza Rende e Castrolibero possa dare il via in Calabria ad una serie di processi di fusione che consentirà alla nostra regione un risanamento utile e produttivo dell’intero territorio attualmente frammentato in 404 micro realtà amministrative. E’ il momento di pensare ad azioni congiunte  per la promozione di politiche di sostegno alle PMI – come agevolazioni fiscali, accesso a finanziamenti e programmi di formazione – per creare nuovi posti di lavoro e stimolare l’economia locale. La fusione rappresenta anche l’opportunità di migliorare le infrastrutture e i servizi pubblici in modo coordinato. Un trasporto pubblico più efficace, reti di comunicazione migliorate e una gestione integrata dei rifiuti possono rendere l’area più attrattiva per gli imprenditori. Le PMI sono conclude Candida Tucci pronte ad accogliere le sfide per un rilancio proficuo del territorio perché possono svolgere un ruolo cruciale  ma è necessaria un’azione coordinata e un forte supporto dalle istituzioni.” Lo fa sapere in una nota Candida Tucci presidente regionale filiera Salute Confapi Calabria

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