Riunione Cosp Cosenza su aggressioni a docenti e sanitari

Anna Franchino

Le aggressioni subite da docenti in istituti scolastici e da sanitari in presidi ospedalieri e gli atti intimidatori commessi in alcuni Comuni, sono state al centro della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica di Cosenza presieduta dalla prefetta Vittoria Ciaramella, cui hanno partecipato, oltre ai vertici delle forze di polizia, i sindaco del Comune capoluogo ed il presidente della Provincia. E’ intervenuto anche il provveditore agli Studi di Cosenza con il quale, riferisce una nota, “è stato affrontato il fenomeno degli atti di violenza in danno dei docenti allo scopo di favorire un collegamento diretto tra il mondo della scuola ed i presìdi di sicurezza finalizzato a cogliere tempestivamente i segnali premonitori di azioni violente”. Tutti i partecipanti hanno comunque convenuto sulla necessità di “evitare l’immagine di una scuola presidiata privilegiando, invece, un’azione congiunta di sensibilizzazione culturale e di risveglio delle coscienze” invocando un “maggiore coinvolgimento dei genitori nel ruolo educativo in collaborazione con il mondo della scuola”. Il Comitato poi, con i rappresentanti dell’Azienda sanitaria provinciale e dell’Azienda ospedaliera, si è occupato dell’analogo fenomeno della violenza in danno degli operatori sanitari. “La disanima – è scritto nella nota – è stata ampia e dettagliata mirando alla evidenziazione delle cause organizzative che conducono a reazioni tanto eccessive (sovraffollamenti nei centri di emergenza, assenza di notizie cliniche, lunghezza delle liste di attesa ecc.) ed all’individuazione delle carenze infrastrutturali di vigilanza e protezione. Sono stati, quindi, illustrati gli interventi risolutivi in fase di realizzazione che, per quanto riguarda le misure infrastrutturali di sicurezza, faranno tesoro dei suggerimenti forniti dalle forze di polizia a seguito di approfonditi sopralluoghi”. E’ stata quindi la volta dei sindaci di Santa Maria del Cedro e Bisignano. Il primo ha posto all’attenzione del Comitato l’esigenza di una costante vigilanza sul territorio – riconoscendo comunque che è già in atto in termini scrupolosi ed attenti – tenendo in considerazione episodi di intimidazione ai danni di imprenditori del luogo, la diffusione dello spaccio di sostanze stupefacenti e gli investimenti che si tradurranno ben presto in cantieri che potranno attirare gli appetiti di criminalità comune ed organizzata. Il Sindaco di Bisignano ha, invece, evidenziato la preoccupazione di quell’Amministrazione dopo gli atti intimidatori che ne hanno colpito alcuni giovani esponenti, con il rischio di costituire un vulnus per la civica rappresentanza, con l’ulteriore preoccupazione che tali episodi possano scoraggiare investimenti sul territorio. La prefetta, ascoltati i vertici delle forze di polizia, e le loro rassicurazioni in termini di controllo del territorio e di impegno investigativo ha, a sua volta, rivolto il proprio incoraggiamento ai Sindaci invitandoli a “dare analogo messaggio di rassicurazione alle comunità amministrate circa l’impegno corale delle Istituzioni statali per frenare le iniziative illegali che mettono a rischio il progresso e lo sviluppo di quei territori”.

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