Si è riunito oggi il Comitato esecutivo della Cisl di Cosenza. I lavori, aperti della relazione del Segretario generale provinciale Giuseppe Lavia, hanno visto anche l’intervento del Segretario generale regionale Tonino Russo.
Molti i temi toccati nell’introduzione da Giuseppe Lavia, che ha sottolineato la priorità di «difendere il lavoro e ripartire dal territorio», come la Cisl sta facendo a tutti i livelli: importanti, ha ricordato, il convegno di Lamezia del 1° luglio, organizzato dalla Cisl calabrese, che ha visto la presenza del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Andrea Orlando e del Segretario generale del sindacato Luigi Sbarra; la manifestazione nazionale unitaria di Bari; la prossima iniziativa del 26 luglio, a Siderno, con la partecipazione dei Segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Landini, Sbarra e Bombardieri, per riaffermare che se riparte il Sud riparte tutto il Paese.
«È fondamentale – ha proseguito il segretario della Cisl cosentina – evitare che le conseguenze economiche e sociali della crisi pandemica siano devastanti. In questo senso, la Cisl, a partire dal livello nazionale, sta mettendo in campo azioni importanti, a partire dalla questione dei licenziamenti. La riforma degli ammortizzatori sociali e delle politiche attive sono in questo momento fondamentali».
Il PNRR è per Lavia «un’opportunità unica per ripartire con green economy, infrastrutture materiali e immateriali, ma bisogna acquisire anche una grande capacità di utilizzare le risorse europee». Ed «è necessario che siano messi in campo investimenti importanti per Cosenza e la Calabria, perché sul territorio nazionale con punti di partenza diseguali sono necessarie politiche diseguali. Dunque, bisogna aprire cantieri, puntare su formazione e digitale, declinare concretamente le iniziative al di là degli annunci e verificare quante risorse saranno realmente messe in campo».
«Sulla sanità i problemi restano irrisolti», ha evidenziato Giuseppe Lavia ricordando la manifestazione unitaria del giugno scorso davanti alla Cittadella della Regione. «Le vaccinazioni anti Covid sono in crescita, ma bisogna creare i presupposti perché la scuola riparta in sicurezza vaccinando tutto il personale e tenendo conto della necessità che tutte le cattedre siano coperte. C’è, comunque, a livello regionale, il sostanziale stallo della gestione commissariale e, per quanto riguarda Cosenza, la situazione dell’ASP appare confusa anche a causa di cambi continui di management. Si registra una drastica riduzione delle prestazioni, perché la gente in questi mesi ha rinunciato a curarsi. Il deficit di bilancio è in corso di quantificazione, ma è evidente che per risanare il bilancio sono necessarie misure straordinarie. La preoccupazione principale resta la cronica carenza di personale, con conseguenze sulla continuità assistenziale e con zone mancanti di guardia medica anche in aree interne e isolate. Su questi fronti la Cisl è impegnata in prima linea».
Il Segretario Lavia si è poi soffermato sulle politiche sociali nella delicata fase del passaggio delle funzioni socio-assistenziali dalla Regione ai Comuni capofila e ai Distretti. «È necessario definire e garantire i livelli essenziali delle prestazioni socio-sanitarie perché ai cittadini cosentini e calabresi siano assicurati come nel resto del Paese». Per quanto riguarda in particolare il Comune di Cosenza, il welfare, che in passato ha rappresentato un modello di riferimento, oggi sta crollando. C’è, quindi, grande preoccupazione sia per i mancati servizi, sia per i licenziamenti che si avranno da qui a poco a causa del definanziamento.
Lavia ha poi sottolineato, tra le altre cose, l’impegno della Cisl in molte vertenze. E sulla depurazione ha riproposto un CIS “Mare pulito” che metta al centro della programmazione 2021-2027 la soluzione dei problemi legati alla tutela del mare e alle procedure europee di infrazione.
Il dibattito ha visto gli interventi delle federazioni di categoria e dei servizi Cisl, che hanno ripreso e approfondito i temi della relazione del Segretario, condividendone l’impostazione.
In particolare, l’Esecutivo ha sottolineato l’impegno per la difesa dei livelli occupazionali nell’azienda Ventura. Ha rivolto un appello alla Regione per trovare soluzioni alla vertenza Terme Luigiane, salvaguardarne le attività, i livelli occupazionali e l’indotto. Ha ribadito il sostegno alle iniziative per il superamento del precariato e per restituire dignità a tutti i lavoratori e ai tirocinanti calabresi.
I lavori sono stati conclusi dal Segretario regionale della Cisl Tonino Russo che, con un intervento ad ampio raggio, si è soffermato sulle questioni centrali del lavoro e della ripartenza, sulle risorse in arrivo «da spendere e spendere bene». La Cisl – ha detto tra l’altro – si sta impegnando «nell’andare sempre al cuore dei problemi e nel creare occasioni di confronto tra istituzioni, lavoratori, imprenditori, comunità, per la costruzione di un patto sociale che metta al centro lo sviluppo della Calabria». Bisogna infatti stimolare una politica populistica e in perenne campagna elettorale a sedersi con le organizzazioni sindacali confederali per realizzare occasioni di crescita della regione, perché tutti vedano concretizzato il diritto ad un lavoro dignitoso e stabile.
Il Sud e la Calabria non sono un problema localistico, ha sottolineato il Segretario regionale, ma la loro crescita imprimerebbe senza dubbio un’accelerazione alla crescita di tutta l’Italia.
«In questa fase complessa – ha concluso Tonino Russo – la Cisl è concentrata su tutti i fronti nella difesa del lavoro e dei diritti dei cittadini, per un impiego corretto e lungimirante delle risorse del PNRR che, insieme a quelle del Piano per il Sud e alla rimodulazione dei fondi comunitari, rappresentano un’occasione unica e irripetibile per le future generazioni, perché si fermi la fuga dei giovani dalla Calabria».