Questa mattina si è tenuto un presidio al Ministero della Salute, indetto dai calabresi fuori sede a Roma. Una momento significativo che ci conferma l’interesse e il legame della comunità calabrese residente in ogni angolo d’Italia.
“Siamo stati ricevuti dal capo segreteria tecnica del Ministro Speranza e dal capo della segreteria del Sottosegretario Sileri, al confronto ha preso parte anche l’on. Anna Laura Orrico – raccontano i Calabresi in mobilitazione per la sanità pubblica a Roma- l’incontro prolungatosi per oltre un’ora è stato deludente, nessuna sorpresa”.
“Il Governo, nonostante abbia a disposizione tutti gli strumenti, continua sostanzialmente ad ignorare il dramma che stanno vivendo 2 milioni di calabresi. Al tavolo siamo riusciti ad avere garanzie circa l’immediato inserimento nella struttura commissariale di 37 tecnici e due sub commissari, già nominati, come previsto dal Decreto Calabria. Inoltre arriveranno 60 milioni ogni anno fino al 2023 per il comparto sanitario calabrese. Misure che dovevano già essere state implementate mesi fa. Nessuna soluzione radicale, quindi, nessuna proposta di ristrutturazione del servizio sanitario pubblico. Servivano risposte radicali ma non sono arrivate”.
Nella mattinata di oggi, mentre a Cosenza prosegue l’occupazione della sede ASP, alcuni attivisti hanno presidiato il tetto della Cittadella regionale. “Governo e Regione si stanno assumendo con il loro immobilismo la responsabilità dell’aumento delle vittime nella nostra terra.
Senza giri di parole: Draghi e Speranza devono raggiungere la Calabria il prima possibile, intervenire e assumersi le loro responsabilità difronte al popolo calabrese una volta per tutte.
Non arretriamo di un millimetro, la mobilitazione prosegue. Domani saremo alle ore 17 in piazza Cappello a Cosenza per un Sit- In di protesta”.