I sindacati Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl scendono in piazza nell’ambito dello sciopero del pubblico impiego indetto a livello nazionale. Al presidio si è svolto nel rispetto delle misure anti Covid 19, hanno partecipato dirigenti sindacali e dipendenti pubblici.
I sindacati chiedono al governo più sicurezza “visto che – dicono – mancano ancora adeguati dispositivi di protezione in tutti i luoghi di lavoro”, lo sblocco delle assunzioni e il rinnovo del contratto collettivo nazionale per rilanciare la pubblica amministrazione, «fortemente provata – sostengono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl – dalla gestione della terribile emergenza sanitaria”. Nella protesta rientra anche la sicurezza di lavoratori e utenti in tema di coronavirus “visto che mancano ancora adeguati dispositivi di protezione in tutti i luoghi di lavoro”. Tra le rivendicazioni dei sindacati anche il tema dello smart working che – spiegano Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl – “andrebbe riadattato e reso sostenibile in termini economici per i lavoratori”.
Secondo i sindacati, inoltre, “i dipendenti pubblici calabresi hanno mille motivi in più per scioperare e chiedere maggiori investimenti per i servizi pubblici, considerando che nella nostra regione, caratterizzata da un fragile tessuto economico, bisogna rendere esigibili diritti di cittadinanza costituzionalmente garantiti troppo spesso negati ai calabresi, come a esempio quello alla salute che – concludono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl – richiede una radicale riorganizzazione, essendo fortemente compromesso da anni di trascuratezza e malagestione