Scuola: 12 mila firme per chiedere a Draghi la dad per tutti

Anna Franchino

Didattica a distanza per ogni ordine e grado fino al permanere della “situazione di grave rischio contagio” e alla “pubblicazione da parte del Ministero dell’Istruzione dei dati reali del contagio covid nelle scuole, tra bambini, ragazzi e studenti in genere, insegnanti, Ata nonché i dati sul numero di morti in queste categorie”. Questa la richiesta contenuta in una lettera aperta al presidente incaricato Mario Draghi, Al capo dello Stato ed ai presidenti di Camera e Senato, firmata in pochi giorni da circa 12mila persone fra genitori, docenti e personale Ata di oltre 250 città e promossa dal Comitato nazionale Dad per tutti. “Noi chiediamo che le scuole vengano chiuse immediatamente, a tutela della salute di insegnanti, Ata, Genitori e Studenti, finche permanga il pericolo del contagio”; o che “si rifletta sull’opportunità di adottare la didattica a distanza a richiesta, come avviene in altri paesi, lasciando l’opzione anche agli insegnanti di aderire in piena libertà, a tutela della loro salute”, spiegano i promotori del Comitato. “La seconda ondata non è ancora passata e la terza ondata del virus si avvicina – si legge nella petizione – Già si affacciano in Italia, come in tutta Europa le varianti Inglese Sudafricana e Brasiliana che potrebbero provocare moltissimi morti e contagiati. Autorevoli scienziati, virologi, epidemiologi ogni giorno, ci consigliano di tenere le scuole chiuse, perché potrebbero essere veicolo di propagazione del contagio”. Il comitato indica la variante inglese: “Lo ha detto il 4 febbraio il professor Ricciardi, sembra la più pericolosa e si diffonde molto nelle scuole perché colpisce più frequentemente bambini e giovanissimi”.

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