Sono arrivati a Catanzaro da tutte le province calabresi: circa 150 operatori , settanta bus e 30 pulmini per chiedere alla Regione maggiore attenzione verso i trasporti legati al turismo, ovvero i bus che si occupano di gite scolastiche e viaggi, che in questi mesi di emergenza sanitaria hanno azzerato il loro fatturato. I posti di lavoro a rischio sono migliaia. La protesta promossa dalla filiera trasporti di Confapi Calabria. “Riteniamo opportuno – sottolinea Franco Napoli, Presidente di Confapi Calabria- uno specifico intervento rivolto agli operatori operanti nel settore turistico, soprattutto delle regioni del centro sud e delle isole dove il turismo è concentrato prevalentemente nei mesi estivi. In particolare, con riguardo ai trasporti turistici, chiediamo l’estensione, anche nei loro confronti, delle misure di tutela destinate al settore turistico. Con riguardo, invece, agli operatori stagionali non assunti nel mese di marzo per via del lockdown, chiediamo- aggiunge Napoli – di non interrompere l’erogazione del sussidio di disoccupazione in loro favore oppure prevedere l’introduzione di specifici voucher”. Franco Napoli propone poi di avviare una capillare azione di marketing che evidenzi la Calabria come regione con un basso tasso di contagi, promuovendone la specificità delle risorse naturali con campagne promozionali ad hoc che rivalutano il bus quale mezzo di trasporto ideale per viaggiare in sicurezza e, magari, con voucher regionale al turista che sceglie questo mezzo per venire nella regione. Come dire – conclude il Presidente di Confapi- “Fai la tua vacanza in Calabria ti veniamo a prendere noi”.
Trasporti legati al turismo in crisi, presidio bus davanti alla Cittadella
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