Turismo: ricerca Università della Calabria, la Sila segna un +25%

Red

Il turismo montano in Calabria è in ottima salute. Lo certifica una ricerca curata dall’economista dell’Università della Calabria Francesco Aiello. Uno studio condotto tra il dicembre 2021 e il febbraio 2022, ancora in via di elaborazione, che ha preso in esame 89 strutture ricettive della Sila.

“Abbiamo somministrato un questionario alle strutture ricettive di tutta la Sila – dice il prof. Francesco Aiello – con l’obiettivo di analizzare le condizioni di offerta e in particolare le trasformazioni introdotte in tema di digitalizzazione e diversificazione dei servizi offerti ai turisti”.

Dai primi dati della ricerca si evince un incremento del 25% delle presenze turistiche rispetto ai dati ultimi a disposizione, risalenti al 2019. Un dato che, seppure non omogeneo sulle diverse aree prese in esame, è però molto più alto rispetto a quanto stimato dall’Istat per le aree montane italiane. “La Sila ha quindi attratto più turisti rispetto ad altre aree montane italiane – dice ancora Aiello – e su 100 persone che hanno pernottato in Sila, ben 65 non vi erano mai state”.

“Cresce anche il pernottamento medio, adesso a tre notti, e ora – conclude Francesco Aiello – è necessario confermare questo risultato e farlo subito, visto che il PNRR considera prioritario consolidare la crescita dei sistemi turistici delle aree rurali e montane”.

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