“Con l’istituzione dell’unità di crisi regionale per l’emergenza derivante dagli accadimenti in atto nel territorio dell’Ucraina, Federalberghi Calabria ha risposto concretamente ai bisogni dalla popolazione in conseguenza del conflitto in corso e della situazione di grave emergenza umanitaria che colpisce in particolare le famiglie, i bambini e le fasce fragili offrendo la disponibilità di alloggio negli hotel distribuiti in tutta la regione”. E’ quanto si afferma in un comunicato della Federazione regionale degli albergatori calabresi. “Da fonti nazionali è previsto, nei prossimi mesi, l’arrivo di circa un milione di ucraini in Italia e circa 5000 in Calabria, pertanto, nella regione – è detto nel comunicato – è stato sottoscritto un Accordo quadro tra il Dipartimento Protezione Civile della Regione e Federalberghi Calabria con la definizione delle modalità e i costi per l’ospitalità dei profughi nelle strutture ricettive”. “Dopo l’esperienza dei covid hotel – afferma Fabrizio D’Agostino presidente regionale di Federalberghi – siamo pronti a destinare le nostre strutture per l’accoglienza e ringrazio il presidente della Regione Roberto Occhiuto e il direttore della Protezione civile, Fortunato Varone per la sensibilità dimostrata. Espleteremo una ricognizione delle strutture ricettive, all’interno del territorio regionale, disponibili ad accogliere gli ucraini. Ai profughi saranno garantiti i pasti e i pernottamenti unitamente ad una assistenza morale e sociale. Tutte le strutture ricettive interessate potranno manifestare il loro interesse secondo le modalità pubblicate sul sito istituzionale della Federazione raggiungibile al seguente link www.calabria.federalberghi.it nella sezione ‘Informazione”. “Sono convinto – conclude D’Agostino – che ancora una volta la Calabria sarà in prima linea nell’accoglienza umanitaria”.