“Ad oggi non abbiamo evidenza di quanto duri la risposta immunitaria alla vaccinazione contro il Sars-Cov-2. Di qui l’incertezza rispetto alla somministrazione di una terza dose. Quello che è importante, però, è farci trovare preparati”, perché “la Preparedness deve essere stella polare che deve orientare le politiche del Paese per far sì che non si verifichino più le condizioni che abbiamo visto nella primavera 2020”. Così Franco Locatelli, coordinatore del Comitato Tecnico scientifico (Cts) e presidente del Consiglio Superiore della Sanità (Css) durante l’evento digitale “Life Sciences Pharma & Biotech Summit”, organizzato dal Sole 24 Ore. “Farsi trovare pronti – ha aggiunto Locatelli – significa rendere disponibili nel Paese anche eventuali dosi che potrebbero servire per la terza somministrazione”. Da questo punto di vista, ha ricordato “l’Italia si è assicurata per il 2022-23 qualcosa come 100.000 milioni di dosi di vaccino a mRna e questo la dice lunga sulla capacità di poter gestire la necessità di una terza dose o anche di eventuali richiami annuali”. Ma per Locatelli, “serve anche creare una struttura di ricerca e sviluppo di vaccini che potrebbe avere una valenza geopolitica perché i vaccini sviluppati nel nostro Paese potrebbero aiutare affrontare globalmente l’emergenza pandemica internazionale”. Inoltre, “dotare un Paese di strutture in grado di sviluppare vaccini è assolutamente fondamentale e imprescindibile, tanto più considerando la storia di assoluto rilievo della ricerca italiana nel settore della vaccinologia”. (ANSA).
Vaccini, Locatelli: “giusto prepararsi a possibile terza dose”
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