Ecco la lettera inviata alla nostra redazione da Vincenzo Gallo, padre di un ragazzo con grave disabilità. ” Si faccia ogni sforzo- afferma per garantire il servizio di trasporto e assistenza a persone disabili nel comune di Cosenza”
“Esprimo la mia solidarietà ai 33 lavoratori della Cooperativa Adiss, che assistono da molti anni persone con gravi disabilità e dializzati nel Comune di Cosenza e che rischiano ora il licenziamento.
Gran parte di loro, 22, sono stati assunti dal Comune di Cosenza, nel 1998, quando era sindaco l’on. Giacomo Mancini, utilizzando fondi nazionali destinati agli LPU (lavoratori di pubblica utilità).
Successivamente mi sembra siano stati utilizzati fondi comunali per continuare a fornire un servizio di assistenza domiciliare e di trasporto e accompagnamento, di fatto un servizio taxi, se non ricordo male a circa 70 famiglie con persone con gravi disabilità e dializzati, per un lungo periodo con tre mezzi e anche alcuni autisti comunali.
Non conosco bene i motivi che hanno creato ora questa situazione di allarme.
Da quello che ho letto mi è sembrato di capire che avrebbero potuto concorrere forse anche i vincoli per il Comune dopo la dichiarazione dello stato di dissesto o l’introduzione di tickets molto elevati pari o superiori a quelli di mercato, che non tutti possono permettersi.
Il Comune sembra intenda ora utilizzare un fondo regionale per l’assistenza ai disabili, di importo probabilmente inferiore a quello finora utilizzato, ma destinato pare all’utilizzo di personale sanitario con qualifiche precise. I lavoratori della cooperativa, tutti laureati e diplomati, pur avendo assistito persone con disabilità gravissime, in gran parte per oltre 20 anni, probabilmente potrebbero non avere le qualifiche sanitarie richieste per poter continuare a lavorare.
Mi auguro che con tutti i fondi nazionali e regionali che non si riescono a spendere ogni anno si possa trovare una soluzione che permetta di non ridurre o annullare il servizio.
Spero che sia l’ attuale Amministrazione comunale di Cosenza e sia la prossima riescano a presentare progetti e a richiedere ulteriori finanziamenti alla regione o alle ASP, per dare continuità e sviluppare un servizio di grande utilità, che è stato attivato a Cosenza quando in Italia veniva erogato solo a Bologna e in poche altre città italiane.
Oltre ai lavoratori che dopo anni non meritano certo di finire per strada, c’è da tenere conto anche delle esigenze delle famiglie e delle persone in stato di disagio estremo, che credo abbiano diritto ad avere garantita un’ assistenza domiciliare e un servizio di trasporto, a prezzi contenuti e con mezzi accessibili, dotati anche di sollevatore per chi è costretto a muoversi sulla sedia a rotelle. Mi auguro al riguardo che si possano acquistare anche nuovi automezzi più sicuri. Nel 2002/2003 erano stati acquistati con i fondi POR destinati alle città. Ritengo che si possa ripresentare un nuovo progetto, garantendo un sostegno a questi lavoratori fin quando non si otterranno nuovi finanziamenti.
C’è necessità di opere pubbliche per rendere la città più bella e più sostenibile, anche per attrarre flussi turistici.
Credo però che ci sia anche necessità di mantenere e sviluppare servizi che favoriscano l’inclusione sociale e il diritto alle pari opportunità e alla mobilità dei cittadini più in difficoltà e in stato di disagio estremo, facendo ogni sforzo nello stesso tempo per tutelare chi lavora da molti anni con grande impegno per il Comune di Cosenza.
Vincenzo Gallo
Padre di un ragazzo con grave disabilità
Cosenza