Tre giorni di sciopero da domani al 21 settembre dei lavoratori del sito di Crotone che operano sulla commessa Roma Capitale sono stati indetti dai sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil in concomitanza con il referendum. E’ la decisione presa dopo l’incontro in Prefettura a Crotone sulla vertenza dei 107 lavoratori della Abramo che saranno assorbiti dalla cooperativa Acapo che dal primo ottobre subentra alla azienda calabrese e che prevede il servizio di call center al numero 060606 per i cittadini di Roma. La Acapo ha comunicato, infatti, che intende applicare ai 107 operatori di Crotone il contratto delle cooperative sociali con enormi perdite economiche e di diritti per i dipendenti crotonesi finora assunti con il contratto delle telecomunicazioni. Una scelta che i sindacati hanno rigettato nella riunione svoltasi nella sede di Acapo il 16 settembre scorso sostenendo che ogni lavoratore in media perderebbe circa 2.000 euro all’anno. Per questo motivo era stato indetto per oggi un sit in di protesta dei lavoratori davanti alla Prefettura di Crotone nel corso del quale il prefetto Tiziana Tombesi ha ricevuto i rappresentanti sindacali calabresi Alberto Ligato (Cgil Slc), Francesco Canino (Fistel Cisl) e Andrea Ranieri (Uilcom Uil) e una delegazione di lavoratori. Da tutti è stato espresso il timore che la vicenda legata ai 107 dipendenti di Crotone possa a livello nazionale permettere di eludere l’accordo sui cambi d’appalto non applicando, come in questo caso, il contratto delle tlc in modo che le imprese, come le cooperative sociali, possano avere un costo di lavoro minore grazie al quale è più facile fare offerte al massimo ribasso. Il rappresentante del governo ha assicurato che invierà ai Ministeri del Lavoro e delle Finanze una nota per informare della situazione e sollecitare un incontro con le organizzazioni sindacali. Previste altre iniziative di protesta per la settimana in attesa dell’incontro al Ministero.
Vertenza call center Abramo: proclamati 3 giorni di sciopero
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