Calabria: sindacati, crisi impone assunzione responsabilità

Rosalba Baldino

La fase di “particolare difficoltà che sta investendo il Paese e la regione in modo particolare” è stata al centro di una riunione delle segreterie unitarie di Cgil, Cisl e Uil Calabria. “Un contesto nazionale e internazionale di crisi sociale ed economica – è scritto in una nota – che in atto da molti mesi e sta mettendo a dura prova famiglie, lavoratori, pensionati e molti settori produttivi. “In Calabria, data la precaria condizione di partenza – affermano Angelo Sposato, Tonino Russo e Santo Biondo, segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Calabria – la situazione attuale, impone un’assunzione di responsabilità da parte tutti gli attori istituzionali, politici, sociali ed economici, traghettare il territorio fuori dalla crisi e proiettarlo verso una ripresa stabile e duratura. In questo scenario complesso, costituito da problemi ma anche da opportunità, occorre unità di intenti e
confronto serio e di merito tra tutti, per provare a dare soluzioni alle nuove e antiche emergenze territoriali, che si stanno determinando e per cogliere le occasioni che si presenteranno per la Calabria, a partire da una scrupolosa, trasparente ed efficace, programmazione e spesa degli investimenti previsti dal Pnrr e dalle Politiche di Coesione 14/20 e 21/27. Rispetto al contesto nazionale e locale, in Calabria, non è più rinviabile l’apertura di una seria ed impegnata stagione di concertazione, fondata sul confronto di merito, programmato e informato, con il governo nazionale, regionale e amministrazioni locali”.
“Cgil, Cisl e Uil – proseguono – nel sottolineare la propria contrarietà al progetto di Autonomia differenza, provvedimento
diviso per il Paese e dannoso per il Mezzogiorno e la Calabria; ritengono che l’attenzione della classe dirigente regionale,
deve essere posta sulla Vertenza Calabria, rispetto alla quale, nei mesi scorsi il sindacato confederale nazionale e calabrese,
ha trovato il pieno sostegno da parte del Presidente della giunta regionale e del Consiglio regionale. Vertenza Calabria
che ha il merito di aver posto all’attenzione pubblica non il libro dei sogni, ma cinque priorità, sulle quali Cgil, Cisl e
Uil ritengono che occorra battersi in maniera trasversale battersi, per farli arrivare sul tavolo decisionale del governo
nazionale. Relativamente ai cinque punti della Vertenza a cui si aggiunge la Forestazione: Ss106, Alta Velocità ferroviaria
Sa/Rc, Zes e Porto di Gioia Tauro, non è più accettabile il silenzio da parte della deputazione parlamentare calabrese.
Pertanto Cgil, Cisl e Uil in ordine alla Vertenza Calabria, proveranno ad avviare, nei prossimi giorni, un confronto con i
neo parlamentari eletti in Calabria. Rispetto invece, alle numerose criticità regionali, dovute in buona parte ai ritardi
di programmazione degli anni passati, che coinvolgono settori fondamentali per la vita economica e sociale dei calabresi:
sociale, lavoro e formazione, scuola, sanità infrastrutture, ambiente; Cgil, Cisl e Uil Calabria considerano positivo il
confronto svolto in questi mesi con il governo regionale. Il dialogo sociale avviato ha permesso di posizionare sul giusto
percorso del confronto ambiti strategici, necessari allo sviluppo regionale: sistema aeroportuale, ciclo idrico
integrato, Gioia Tauro, precariato. Tuttavia adesso che la fase di attuazione del Pnrr e del Por 21/27 entreranno nel vivo, Cgil Cisl Uil ritengono che occorra intensificare il confronto con il Presidente e gli assessori regionali, per concentrare questa importante mole di risorse su una programmazione che dia da una parte risposte alla crisi sociale, occupazionale ed economica della Calabria e dall’altra sappia attraverso un’azione riformatrice, cambiare le sorti del territorio. Sul lavoro
soprattutto occorre spingere il confronto verso: il totale assorbimento dei bacini di precariato, trovare soluzioni concrete e praticabili per i Tirocinanti; realizzazione politiche attive aderenti al fabbisogno del mondo produttivo, avviare una stagione di concorsi pubblici. Cgil, Cisl e Uil, in riferimento ai necessari processi di riforma che dovranno essere
avviati in Calabria, a partire dagli enti strumentali, consorzi di bonifica e geografia istituzionale, si dichiarano disponibili
a dare il proprio contributo in termini di proposte nelle sedute delle commissioni consiliari in funzione consultare. Le
Amministrazioni comunali calabresi vivono una condizione di preoccupante difficoltà, dovuta in larga parte alla carenza di
personale. I tagli al personale di questi anni, il blocco dei concorsi pubblici e la mancata stabilizzazione del precariato,
ha fortemente indebolito la capacità amministrativa dei Comuni, che hanno un ruolo fondamentale in tema di politiche sociali e abitative, ambientali e trasporto pubblico, manutenzione municipale ed edilizia scolastica. La crisi dei Comuni calabresi rischia di far perdere alla Calabria l’appuntamento con l’attuazione del Pnrr”. “Cgil, Cisl e Uil Calabria – concludono Sposato, Russo e Biondo – in uno spirito costruttivo e propositivo, ritengo necessaria nei territori l’apertura dei tavoli istituzionali di confronto. Cgil, Cisl e Uil Calabria su questi e altri temi, affronteranno in sede di Attivi unitari regionali, che saranno convocati nei prossimi giorni, una approfondita discussione. Sarà un momento di riflessione unitaria, necessaria a mettere in atto un’azione di rivendicazione del Sindacato Confederale calabrese nei confronti del Governo, Regione e Amministrazioni comunali”.

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