Acquappesa (Cs), distrutta targa in ricordo dei Rom e Sinti del Nazismo. Indignazione dell’Ucri

Alessia Antonucci

Ignoti nella notte hanno divelto e distrutto, nel centro storico di Acquappesa (Cs), la targa commemorativa del Samudaripen, affissa lo scorso 27 gennaio, dedicata a ricordo dell’eccidio nazista del popolo Rom e Sinti. L’episodio ha gettato sconforto e incredulità nella comunità acquappesana che però, dal momento dell’affissione, non sarebbe poi così unita. Sentimenti di dolore che prova l’Ucri, l’Unione comunità Romanès d’Italia, che appresa la notizia ha scritto al Comune della cittadina del Tirreno cosentino. “La Comunità Romanès è profondamente addolorata per quanto accaduto. Non c’è cosa peggiore di provare a distruggere la Memoria. Il 27 gennaio ad Acquappesa è stata eretta una targa in ricordo dello sterminio ad opera nazista del popolo Rom e Sinti: il Samudaripen. Un evento importante, doveroso, condiviso. Da qualche giorno leggiamo dai giornali locali che c’è un gruppo di persone che vuole rimuovere la targa, dà fastidio – dichiara Santino Spinelli, ambasciatore dell’arte e della cultura romanì nel mondo e vicepresidente della “Romanì union internazionale” (organismo che rappresenta i Rom all’Onu) con sede a Lanciano (Chieti). “Se le parole fanno male, le azioni ancor di più: la targa è stata sfregiata e divelta. Le organizzazioni nazionali e internazionali che rappresentano il popolo Rom esprimono la loro ferma condanna”. In una lettera indirizzata al Comune, viene chiesto sia l’intervento tempestivo di ripristino che la cura della targa alla Memoria. “L’Amministrazione prenda una posizione di ferma condanna contro questi atti di antiziganismo”, conclude Spinelli. Avviate le indagini dei carabinieri per far luce sull’episodio e risalire a chi ha compiuto il gesto.

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