Sono un centinaio gli obiettivi controllati nell’ambito di un’operazione a tutela dell’ambiente condotta dai Carabinieri in un’area che ha interessato la fascia medio-costiera ionica e tirrenica della provincia di Reggio Calabria, oltre che dello Stretto, a partire dalle prime ore del mattino e fino alla tarda serata di ieri. L’intervento è stato indirizzato alla prevenzione ed al contrasto dell’inquinamento ambientale.
Sul campo circa 300 militari dell’organizzazione territoriale e per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare, coadiuvati, per la perlustrazione di aree impervie e acquitrinose, dallo Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria, con il supporto aereo dell’8° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Vibo Valentia.
Sono 48 gli impianti di depurazione visitati, e 14 non si presentavano “a norma”. Tre sono stati sequestrati, così come anche una stazione di sollevamento delle acque reflue e un canale collettore. In un depuratore non si faceva manutenzione da 4 anni. Individuate e sanzionate anche 42 attività produttive inquinanti, 29 delle quali sequestrate: 5 cementifici, 14 autolavaggi (di cui 2 del tutto abusivi), 2 autofficine, 2 lavanderie industriali e 6 imprese agricole.
Nel corso dell’operazione sono state anche ritrovate due auto rubate. In tutto, contestate sanzioni per circa 400.000 euro e denunciate 51 persone. Con il supporto tecnico dell’Arpacal e della Stazione Zoologica Anton Dohrn, eseguiti 84 campionamenti di acque e di fanghi da depurazione. Ogni corso d’aqua è stato esaminato. Questo tipo di intervento continuerà ancora nei prossimi mesi, in ogni angolo della regione.