Appalti e massoneria, sei misure cautelari nel cosentino

Rosalba Baldino

I carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Cosenza e della Sezione operativa della Compagnia di Scalea hanno eseguito 6 misure cautelari emesse dal Gip di Paola Maria Grazia Elia, su richiesta del procuratore Pierpaolo Bruni, nei confronti di altrettanti indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro la Pubblica amministrazione, turbata libertà degli incanti e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente. Le misure cautelari sono state eseguite tra la Calabria e la Basilicata.

Le indagini, che hanno riguardato anche soggetti appartenenti ad una loggia massonica, si concentrano su quello che gli investigatori definiscono un vero e proprio “cartello” che mirava ad eludere le norme sulla libera concorrenza e trasparenza degli appalti, al fine di ottenere illegittimamente l’aggiudicazione e dividerne gli importi tra tutti gli associati, compresi quelli non aggiudicatari dell’appalto, secondo percentuali predeterminate

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