Arrestati due coniugi insegnanti del reggino: sono accusati di circonvenzione di incapace

Redazione

Due coniugi, insegnanti, del reggino sono indagati indagati a vario titolo per i delitti di truffa ai danni dello Stato, circonvenzione di incapace, indebito utilizzo di strumenti di pagamento, nonché di falso in atto pubblico. Disposti per entrambi gli arresti domiciliari e il sequestro preventivo per 95.377,86 euro, ordinanza eseguita dai Finanzieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria (emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di di Palmi su richiesta della locale Procura della Repubblica). Il provvedimento costituisce l’epilogo di un’articolata indagine svolta dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Gioia Tauro, scaturite dalla segnalazione di un istituto scolastico della Provincia di Roma, ove l’uomo avrebbe dovuto prestare servizio quale docente. Secondo tale segnalazione, l’insegnante avrebbe avanzato richieste di congedo straordinario per l’assistenza di un’anziana donna gravemente malata, asseritamente sua parente e convivente. Gli accertamenti svolti hanno consentito di accertare – allo stato del procedimento e fatto salvo il successivo e definitivo accertamento delle responsabilità – come nessuna assistenza fosse stata in realtà fornita all’anziana donna che, addirittura, era domiciliata da tempo in una casa di riposo fuori regione nel periodo in cui l’uomo fruiva delle assenze ai sensi della L. n. 104/92. I coniugi, inoltre, avrebbero inopinatamente abusato dello stato di isolamento affettivo della donna, inducendola a metter a loro disposizione la sua pensione, ivi compresa quella di invalidità, – fino all’azzeramento del saldo di conto corrente – comunque senza fornire alcuna forma di supporto e assistenza per le gravi patologie sofferte dalla donna. Il denaro dell’anziana sarebbe stato poi utilizzato, al netto del pagamento di parte delle rette di soggiorno per la casa di riposo – ove sarebbe maturato un ingente debito a carico dell’anziana donna – per il soddisfacimento di esigenze personali e familiari dei coniugi, nonché per l’acquisto di beni di lusso, carburante e spese di parrucchiere per oltre 90.520 euro in soli 4 anni. Tra la copiosa documentazione acquisita, i militari hanno anche riscontrato come i due coniugi avrebbero contraffatto e formato dichiarazioni sostitutive di certificazione e di notorietà in cui sarebbe stata artatamente falsificata la firma dell’anziana per l’ottenimento di contrassegni personali alla mobilità per disabili.

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