Perquisizioni anche in Calabria nell’ambito del blitz contro la pedopornografia. L’operazione, denominata “Luna” è stata condotta della Polizia Postale di Trieste e Udine. E’ scaturita dalla complessa analisi del materiale informatico sequestrato a un cittadino residente nella provincia di Udine tratto in arresto lo scorso anno nel corso di un’altra attività di indagine e successivamente condannato per detenzione, divulgazione e produzione di materiale pedopornografico.
Gli specialisti della Polizia Postale, tramite sofisticati software di analisi forense, sono riusciti a ricostruire la vasta rete di contatti che scambiavano con l’arrestato numerosi link contenenti immagini e video riproducenti atti di sfruttamento sessuale . Attraverso il coordinamento del Centro Nazionale di Contrasto della Pedopornografia Online è stato possibile attivare il network di cooperazione internazionale per reperire il massimo numero di elementi informatici utili alla compiuta individuazione degli utenti coinvolti. Le attività di ricerca della prova hanno fatto emergere nel complesso la detenzione di migliaia di file di natura pedopornografica, raffiguranti minori anche al di sotto dei 5 anni.
Blitz anti-pedopornografia: perquisizioni anche in Calabria
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