Blitz GdF contro caporalato, 60 misure cautelari

Isabella Roccamo

Operazione contro il caporalato  condotta dalla Guardia di Finanza di Cosenza. 52 le persone arrestate tra la Calabria e la Basilicata.  Per 14 delle persone coinvolte è stata disposta la custodia cautelare in carcere, mentre le restanti 38 sono agli arresti domiciliari. A carico di altre otto persone sono stati emessi obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria. L’operazione, denominata “Demetra”,  ha anche portato al sequestro di 14 aziende agricole, 12 in Basilicata e 2 in provincia di Cosenza. Il  blitz  ha riguardato le province di Cosenza e Matera. Gli arresti ed i sequestri sono stati fatti in esecuzione di un’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal Gip di di Castrovillari, Luca Colitta, su richiesta del pm Flavio Serracchiani. Alle persone coinvolte nell’operazione viene contestato il reato di associazione per delinquere finalizzata all’intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro  ed al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Individuati due gruppi . Il primo sodalizio gestiva i rapporti con le aziende e con i braccianti, il secondo organizzava finti matrimoni per ottenere illecitamente permessi di soggiorno, con la complicità di un impiegato del comune di Corigliano Rossano, finito ai domiciliari.  I migranti erano trattati dai caporali peggio delle bestie. Erano considerati “scimmie”, come emerge dalle intercettazioni effettuate dagli inquirenti. “Domani mattina le scimmie le mandiamo lì“. Frasi raccapriccianti quelle captate dagli inquirenti. Per i caporali, ai braccianti si poteva dare da bere l’acqua di un fosso di scolo: “Ai neri mancano un paio di bottiglie d’acqua..gliele riempiamo nel canale…”  Gli inquirenti hanno individuato  oltre 200 lavoratori sfruttati e lesi nella loro dignità.

©2023 TELEUROPA SRL – Tutti i diritti riservati

©2023 TELEUROPA SRL– Tutti i diritti riservati