Calabrese con villa a Sinopoli prende reddito cittadinanza

Anna Franchino


Il calabrese Filippo Ierinò, già condannato dal tribunale di Locri per falsa testimonianza nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio di Francesco Fortugno, il vice presidente del consiglio regionale della Calabria trucidato a colpi di pistola il 16 ottobre 2005 a Locri, percepiva illecitamente il reddito di cittadinanza. Lo ha scoperto la guardia di finanza di Genova nell’ambito dell’inchiesta ‘Buon vento genovese’ che lo scorso luglio aveva portato all’arresto di tre persone per traffico internazionale di stupefacenti aggravato dall’associazione mafiosa. Ierinò era proprietario di una villetta a Gioiosa Jonica (Reggio Calabria) appena ristrutturata. E’ stato denunciato perché avrebbe percepito indebitamente 500 euro di assegno. I finanzieri hanno anche sequestrato, con lo strumento della confisca per sproporzione, due auto ad Antonio Alvaro, 39 anni, minore di cinque fratelli tutti appartenenti alla cosca malavitosa Alvaro di Sinopoli. Una terza vettura è stata sequestrata a un prestanome. L’operazione di luglio aveva portato al sequestro di 368 chili di cocaina, sequestro effettuato a Bogotà, che avrebbe fruttato sul mercato italiano circa 100 milioni. All’indagine avevano collaborato la Dea statunitense e la polizia francese, spagnola e colombiana.

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