Siamo al paradosso o, se vogliamo, alla parte più drammatica di un racconto sulla sanità calabrese che ci ha abituato a diversi colpi di scena. Ed ecco, che tra concorsi, assunzioni, emigrazione e l’arrivo di medici cubani, la coperta sembra ancora troppo corta per soddisfare le esigenze di chi lavora ogni giorno con i pazienti in condizioni già di per sé critiche. Medici che, abituati ad agire di solito in emergenza e a trovare, quindi, una soluzione immediata, si adeguano e, senza pensarci su, sopperiscono a delle mancanze. Nello specifico, questa foto, che è stata inviata alla nostra redazione dall’Ospedale di Castrovillari, ritrae alcuni medici del Reparto di Chirurgia che trasportano in barella i pazienti in Sala Operatoria. Passaggi che di solito non competono loro, ma come fare? La presunta carenza di personale Oss nel nosocomio del Pollino fa rimboccare le maniche e, senza pensarci due volte, ecco che i chirurghi, pronti a effettuare l’operazione, spingono la barella con un paziente e, dalla stanza, lo trasportano alla Sala Operatoria. Iter che forse compiono più volte al giorno. Ma che risposta arriva all’utenza? Andando oltre questa istantanea, come commentare situazioni che, in lungo e in largo, ci siamo trovati a vedere, con professionisti, infermieri e Oss che di mansioni da svolgere ne hanno diverse non previste nel contratto?
Castrovillari (Cs), carenza OSS: i medici di chirurgia trasportano i pazienti in Sala Operatoria
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