Questa mattina, personale del Centro Operativo D.I.A. di Catanzaro e militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione al decreto con il quale il Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Procura della Repubblica di Catanzaro e della D.I.A., ha disposto il sequestro di prevenzione di terreni, immobili e società, per un valore complessivo di oltre 2,5 milioni di euro nonché disponibilità finanziarie superiori a 3.000 euro riconducibili a due persone indiziate di appartenere ad associazioni di tipo mafioso.
I due, coinvolti nell’indagine “Orthrus” e sottoposti nel 2019 a misure cautelari personali, in quanto ritenuti presunti partecipi alla cosca di ‘ndrangheta “Iozzo-Chiefari” attiva a Torre di Ruggiero (CZ) e Chiaravalle Centrale (CZ), collegata alla più potente cosca “Gallace” di Guardavalle (CZ), pur essendo stati assolti (non in via definitiva) all’esito del processo di primo grado, avrebbero intrattenuto rapporti con esponenti di vertice di cosche vibonesi e frequentazioni assidue con pregiudicati, espressive di persistente appartenenza a contesti mafiosi.
All’esito degli accertamenti patrimoniali e reddituali, condotti dagli specialisti del Centro Operativo D.I.A. di Catanzaro e del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria/Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza, sarebbe stata dimostrata una sperequazione tra i beni posseduti, anche per interposta persona, e i redditi dichiarati dagli interessati e dai nuclei familiari di appartenenza, circostanza che lascerebbe presumere che le ingenti proprietà, site nei comuni di Torre di Ruggiero, Montepaone, Chiaravalle Centrale, Cardinale e Gagliato, sarebbero state acquistate con i proventi di attività delittuose.
Il Tribunale di Catanzaro ha fissato il 15 aprile 2024 l’udienza per la comparizione delle parti e la discussione per la proposta di applicazione delle misure di prevenzione personali e patrimoniali nei confronti dei due.