Cava abusiva di inerti scoperta e sequestrata nel crotonese

Anna Franchino

Cava abusiva di inerti scoperta e sequestrata nel crotonese  Link copiato   In evidenza   Meloni rende omaggio alla salma di papa Francesco a San Pietro  Le parole del giorno: catafalco, sediari, abiti corali  L’Altare della Confessione, seconda tappa per Francesco La salma di papa Francesco trasferita a San Pietro per l’ostensione Abiti neri e filo di perle, le regole per il funerale del Papa  Don Ciotti: “Celebra Papa Francesco anche chi l’ha ostacolato” Temi caldi  Papa Francesco Conclave dazi Ucraina 25 aprile Lifestyle Scuola Viaggi Regione Calabria Naviga Cava abusiva di inerti scoperta e sequestrata nel crotonese Castelsilano, baschi verdi hanno denunciato una persona.  Una cava abusiva di inerti è stata scoperta e sequestrata dai militari del Comando provinciale di Crotone della Guardia di finanza lungo le sponde del fiume Neto ricadente nel territorio del comune di Castelsilano.  Una persona, risultata responsabile di furto aggravato, deviazione di acque e modificazione dello stato dei luoghi e distruzione o deturpamento di bellezze naturali, è stata denunciata. I baschi verdi, nell’ambito dell’intensificazione dell’attività di controllo economico del territorio promossa in concomitanza con le festività pasquali, hanno sottoposto a controllo, lungo la statale 107 “silana – crotonese”, un autocarro con un carico di inerti risultato di gran lunga eccedente rispetto al quantitativo prescritto e, soprattutto, privio del necessario documento di trasporto. Le verifiche avviate, anche mediante la consultazione delle banche dati in uso al Corpo, hanno consentito di individuare la provenienza del carico trasportato, coincidente con l’area vicina al fiume Neto realizzata su una superficie di oltre 139 mila metri quadrati. Le successive verifiche effettuate siul posto hanno portato oltre che all’individuazione della cava anche alla scoperta dlle ruspe e delle macchine escavatrici cingolate utilizzato per lo sbancamento e la movimentazione degli inerti prelevati dal letto fluviale, in assenza di alcun titolo autorizzativo. Gli interventi di scavo, svolti senza autorizzazione, secondo quanto riferito i finanzieri, hanno provocato un profondo mutamento dello stato dei luoghi, determinando la deviazione del corso del fiume e un innalzamento della falda acquifera aggravando ulteriormente il rischio idrogeologico già presente. L’intera area, per un’estensione di oltre 13 ettari, è stata sequestrata assieme ai mezzi meccanici del valore adi circa 100mila euro.

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